METEO SINO AL 13 FEBBRAIO 2019, ANALISI E PREVISIONE
Un campo di alta pressione domina sull’Italia ed è garanzia di una fase di meteo stabile, oramai anche sulle regioni del Sud che avevano subito l’influenza del vortice ciclonico allontanatosi verso il Mediterraneo Orientale. Questa spinta anticiclonica sta garantendo una fase di clima mite, con un po’ di freddo che permane nelle ore notturne.
L’anticiclone non è però così solido e non risulta in grado di proteggere pienamente la Penisola, avendo una posizione troppo defilata con massimi posizionati ad ovest sul Vicino Atlantico. Una perturbazione lambisce con la sua parte meno attiva il Nord Italia ed è solo l’inizio di disturbi crescenti che porteranno ad un netto cambiamento meteo.
Umide orrenti umide sud-occidentali inizieranno ad intaccare l’anticiclone, rappresentando segnale di un cambiamento della circolazione atmosferica. L’aria umida sarà richiamata dal graduale affondo di una saccatura, con più marcato cedimento dell’anticiclone nel corso del weekend quando entrerà in scena una perturbazione.
METEO PIU’ MOVIMENTATO, SEGUIRA’ IL FREDDO
Solo da domenica si concretizzerà in modo più deciso il peggioramento, con l’ingresso della parte più attiva della perturbazione che determinerebbe un guasto meteo con prime precipitazioni a partire dalle Alpi e dall’Alto Appennino. Il guasto meteo risulterà più significativo all’inizio della nuova settimana, segnatamente al Centro-Sud con ritorno di piogge e neve a quote medie.
Il passaggio perturbato dovrebbe generare una depressione mediterranea, che determinerà anche un’intensificazione dei venti dapprima di libeccio e scirocco e poi in rotazione dai quadranti settentrionali. Il calo termico, con l’arrivo dell’aria più fredda, sarà solo moderato, sufficiente per riportare clima ovunque invernale e nevicate sui rilievi lungo la dorsale appenninica.
Successivamente è possibile una nuova espansione da ovest dell’anticiclone, ma attenzione perché l’Italia dovrebbe rimanere lungo il bordo orientale del promontorio anticiclonico. Ebbene è possibile che entro metà della prossima settimana la nostra Penisola possa essere coinvolta dall’approssimarsi di una massa d’aria molto fredda dall’Europa Nord-Orientale.
METEO VENERDI’ 8, AUMENTO DELLE NUBI E PRIMI PIOVASCHI
Le infiltrazioni d’aria umida dai quadranti occidentali determineranno addensamenti di nubi lungo la fascia tirrenica, con piovaschi più probabili tra Lazio e Campania, ma anche sulle coste occidentali della Calabria. Nubi sparse indugeranno anche sulle Alpi Orientali e sulle Isole Maggiori in un contesto asciutto, mentre sul resto della Penisola prevarranno ampi spazi di sereno.
METEO WEEKEND, SI ATTENDE IL PEGGIORAMENTO
L’approssimarsi della nuova perturbazione dall’Europa Nord-Occidentale provocherà un nuovo richiamo di correnti di libeccio con nuvolosità in aumento sulle Alpi e lungo le regioni tirreniche, poi a seguire un po’ su tutto il Centro-Nord. Piogge sono attese, seppure deboli, tra la Liguria Centro-Orientale e l’Alta Toscana. Prevalenza di bel tempo sulle rimanenti regioni.
Nella giornata domenicale entrerà in scena la parte attiva della perturbazione con precipitazioni a partire dal Nord-Ovest, ma dovrebbe rimanere all’asciutto gran parte del Piemonte. Fenomeni in estensione verso il Nord-Est, in accentuazione tra Alpi, Prealpi ed alte pianure, con neve oltre gli 800/1000 metri. Piovaschi si avranno sulle aree tirreniche, più intensi sulla parte nord della Toscana.
NUOVO RAFFREDDAMENTO DA DOMENICA, DOPO IL PERIODO MITE
Continuerà una fase poco invernale, ma nel corso weekend un calo termico è previsto a partire Nord, in relazione al nuovo peggioramento. Il freddo dilagherà su tutta Italia ad inizio settimana, favorendo il ritorno della neve sull’Appennino fino a quote di bassa montagna. Non sarà freddo così intenso, ma potrebbe essere il preludio di una successiva fase, a seguire, più rigida.
ULTERIORI TENDENZE METEO
Per l’inizio di settimana le precipitazioni si sposteranno al Centro-Sud, mentre un miglioramento è atteso al Nord e Toscana se si escludono precipitazioni iniziali sul Friuli e sulle Alpi Orientali. L’arrivo d’aria più fredda porterà neve in Appennino oltre gli 800/1200 metri, mentre la quota neve sarà anche più bassa sui confini alpini orientali. Attendiamo conferme su quest’evoluzione.
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