METEO SINO ALL’11 GENNAIO 2020, ANALISI E PREVISIONE
Una saccatura fredda, alimentata da correnti artiche scandinave, è sprofondata sull’Est Europa e sui Balcani, generando un vortice ciclonico sull’Egeo. Questo affondo artico dilaga su parte d’Italia, specie zone adriatiche e Sud, con effetti saranno soprattutto legati ad un deciso calo termico, che si rivelerà simile all’irruzione artica avuta a fine anno.
Questa incursione fredda risulterà molto rapida, con l’anticiclone che poi respingerà più ad est la saccatura artica. I venti settentrionali saranno localmente intensi e acuiranno la sensazione di gran freddo. I fenomeni associati a questa sferzata artica saranno molto episodici, in quanto mancheranno rilevanti contrasti a causa della tenuta dell’anticiclone.
A risentire di una certa instabilità saranno unicamente le aree interne adriatiche, il Sud e la Sicilia, ma in modo come detto del tutto fugace. Sul resto d’Italia il bel tempo non subirà particolari intoppi e avremo solo un moderato calo termico entro l’Epifania. Il ricambio d’aria dovrebbe parzialmente attenuare, solo temporaneamente, le nebbie sulle pianure del Nord.
ANTICICLONE IN RINFORZO DOPO LA BEFANA, MA INSIDIE NON TARDERANNO
Da martedì 7 gennaio l’anticiclone sub-tropicale tornerà a spingere di nuovo con forza verso l’Italia, allontanando il freddo e riproponendo condizioni di stabilità e con clima molto mite. Le temperature riprenderanno quindi ad aumentare, ma soprattutto si ripresenteranno le nebbie fitte sulle pianure del Nord e sulle valli del Centro Italia.
La nebbia diventerà anche persistente in Pianura Padana, facendo fatica a diradarsi anche in pieno giorno. Insomma, rivivremo la storia già vista in questi primi giorni del 2020 si ripeterà ed avremo una fase anticiclonica che però non sarà così solida. Andrà infatti valutata l’insidia di una piccola goccia fredda in transito l’8 gennaio verso la Sardegna, ma senza particolari conseguenze.
Questa nuova fase anticiclonica stenterà a sbloccarsi, in quanto la distensione dell’anticiclone verso il Mediterraneo deriva dal ricompattamento del Vortice Polare. Quando il Vortice Polare è forte, sul Mediterraneo sono favorite le fasi stabili e miti, quindi con inverno latitante. Un successivo affondo ciclonico nord-atlantico potrebbe presentarsi tra il 10 e l’11 gennaio, con evoluzione da definire.
METEO EPIFANIA, CLOU DEL FREDDO AL SUD E RESIDUI FIOCCHI DI NEVE
Domineranno condizioni soleggiate al Centro-Nord, fatta eccezione per locali banchi di nebbia in Val Padana centro-occidentale che si ripresenteranno più spessi dalla tarda serata. Qualche nube di poco conto si presenterà in Liguria e sul medio versante adriatico, con possibilità di qualche debole pioviggine tra genovese e savonese.
Residui disturbi più incisivi si avranno al Sud ad inizio giornata, con possibili fiocchi a quote basse sulle aree appenniniche tra Basilicata e Calabria. Le temperature faranno registrare ulteriori flessioni, all’estremo Sud e sulla Sicilia dove i valori si porteranno ben sotto la media. Sulle Alpi inizierà a manifestarsi un rialzo termico, per l’approssimarsi di aria più mite da ovest.
METEO ANTICICLONICO DAL 7 GENNAIO, TORNERANNO LE NEBBIE
Il rinforzo dell’alta pressione si tradurrà in bel tempo ed in un rialzo delle temperature, per il nuovo respiro d’aria mite subtropicale in quota. Il soleggiamento sarà ridotto in Val Padana per le nebbie che si intensificheranno e saranno fitte specie nottetempo e al primo mattino. Nubi si addenseranno tra Liguria e Toscana, per deboli infiltrazioni d’aria umida.
Qualche cenno di variabilità è atteso per mercoledì 8 gennaio, quando potrebbe transitare sull’Italia una piccola goccia fredda. Ci sarebbe in tal modo la presenza di maggiori nubi sparse al Centro-Sud, anche se con prevalenti schiarite. Non è da escludere qualche isolata precipitazione tra le regioni meridionali e le due Isole Maggiori.
ADDOLCIMENTO TERMICO, NUOVA FASE POCO INVERNALE
L’allontanamento dell’aria fredda polare e la ventilazione meno accesa soprattutto al Centro Nord comporteranno un lieve aumento delle temperature massime fin da martedì, ma questo rialzo termico non si concretizzerà in Val Padana per via delle inversioni termiche e del ritorno delle nebbie. Gradualmente le temperature risaliranno anche al Sud Italia.
ULTERIORI TENDENZE METEO
La nuova stagnazione dell’aria nei bassi strati favorirà come detto le nebbie, specie sulla Pianura Padana. L’anticiclone sembra poter andare incontro ad un certo decadimento, tanto che non è escluso possa inserirsi un primo affondo perturbato già dal 10/11 gennaio. Al momento non sono però attesi ritorni del freddo.
Aggiornamenti e monitoraggio evoluzione meteo, 24/24 ore a cura dello Staff
LINK rapido alle PREVISIONI METEO dei capoluoghi di regione d’Italia, oppure vai su CERCA la tua localita’ nel campo form in alto alla pagina: