POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 18 NOVEMBRE
Negli ultimi giorni abbiamo discusso proiezioni meteo climatiche fortemente autunnali, a prescindere dalle dinamiche atlantiche e dai dettagli sugli eventi ingressi depressionari.
I modelli matematici di previsione ci hanno fatto vedere diverse soluzioni, contemplanti ulteriori impulsi perturbati ma con traiettorie che avrebbero potuto scatenare un temporaneo ritorno dell’Anticiclone africano. Ma chi segue giornalmente i nostri approfondimenti sarà certamente a conoscenza dei nostri dubbi circa un miglioramento duraturo, anzi a voler essere precisi non eravamo neppure così certi che l’Alta Pressione sarebbe stata in grado di riaffacciarsi sul nostro Paese.
Or bene, le ultimissime corse modellistiche ci danno ragione e supportano la convinzione che novembre possa riequilibrare le pesanti anomalie d’ottobre. L’Italia, per farla breve, potrebbe rappresentare l’obbiettivo principale di una serie di impulsi freddi, forieri di maltempo insistente e di temperature al di sotto delle medie climatiche di riferimento.
IL METEO A BREVE TERMINE
Il primo impulso, anzi, i primi 2 arriveranno durante il weekend. Il primo in realtà si affaccerà già in serata, a partire dal Nord, dalla Toscana e dalla Sardegna. Si prospetta un severo peggioramento, che porterà piogge, temporali e le prime nevicate anche sui rilievi appenninici e insulari.
Venerdì le precipitazioni dovrebbero coinvolgere gran parte del Centro Nord e Sardegna, specie settori occidentali. Poi dovrebbero estendersi sulle tirreniche meridionali. Le temperature caleranno sotto venti sostenuti dai quadranti nordoccidentali.
Tra sabato e domenica transiterà un secondo impulso, tra l’altro dovrebbe scavarsi un minimo di bassa pressione a ridosso della Sardegna e la circolazione ciclonica potrebbe avere ripercussioni importanti anche nelle primissime fasi della prossima settimana.
FREDDO
Riprendiamo il discorso introduttivo soffermandoci sui dettagli evolutivi, ovvero sulla disposizione delle strutture di alta e bassa pressione.
A differenza di quanto scritto ieri ecco che oggi prevale la tesi del modello matematico europeo ECMWF, ovvero un posizionamento dell’Alta Pressione delle Azzorre sulla Penisola Iberica e da lì in spinta verso le Isole Britanniche. Nel contempo il Mediterraneo centrale rimarrà sede ciclonica e ciò non farà altro che calamitare gli ulteriori impulsi freddi di natura polare.
In sintesi ci aspettiamo una prosecuzione del brutto tempo, pur con qualche breve intervallo, e temperature al di sotto delle medie stagionali. Tutto ciò, è ovvio, faciliterà nevicate sulle nostre montagne.
NOVEMBRE SEGNATO
Le dinamiche che stiamo descrivendo dipendono essenzialmente dalle complesse interazioni tra i vari livelli dell’atmosfera. Non stiamo qui a farla complicata, possiamo soltanto dirvi che tutto lascia presagire una seconda metà di novembre fredda e perturbata. Forse anche più della prima parte.
IN CONCLUSIONE
L’autunno, che nel mese di ottobre si era quasi dimenticato cosa volessero dire piogge e primi freddi, ha deciso di passare seriamente ai fatti. Fatti che suggeriscono un’accelerazione in direzione dell’Inverno, Inverno che come ben sappiamo dal punto di vista meteorologico esordirà il prossimo 1 dicembre.
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