POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 1° NOVEMBRE
Siamo entrati nell’ultima decade di ottobre e le nostre regioni stanno affrontando condizioni meteo climatiche altalenanti. Da un lato, quello settentrionale, è certamente autunno con piogge localmente abbondanti e persistenti. Dall’altro lato sembra sia tornata l’Estate, colpa di un’Alta Pressione africana mai doma.
Ma dobbiamo andare oltre, dobbiamo cercare di valutare i motivi di certi scenari capendo quanto sia dinamica la situazione. Lo dicevamo a inizio mese, i cambiamenti in Atlantico avrebbero provocato scossoni notevoli. Ed è così, perché stiamo parlando di anomalie termiche pazzesche e di peggioramenti in vista potenzialmente pericolosi.
Proiettandoci verso novembre, direzione Ognissanti, i modelli matematici di previsione lasciano intravede ulteriori cambiamenti. Cambiamenti che, come andiamo scrivendo da tempo, potrebbero condurci alla prima irruzione fredda di stampo invernale.
IL METEO A BREVE TERMINE
Sul breve termine c’è tanto da dire ed è per questo che vi invitiamo fin da ora a seguire con molta attenzione gli svariati approfondimenti che andremo a realizzare. Sì, perché l’isolamento della goccia fredda è confermato ed è probabile che in alcune regioni d’Italia possano crearsi i presupposti per situazioni di criticità.
Continuerà a piovere, parecchio, sul Nordovest e poi toccherà anche alla Toscana e alla Sardegna. Ma nel momento in cui il vortice depressionario entrerà sui nostri mari stavolta potrebbe realmente stazionare in prossimità della nostra isola maggiore. Tra Sardegna e Sicilia, sul finire di settimana, potrebbero abbattersi nubifragi di una certa violenza.
Ribadiamo il concetto d’incertezza: quando si ha a che fare con queste strutture cicloniche il condizionale è d’obbligo. Minime variazioni di traiettoria potrebbero determinare grandi cambiamenti previsionali.
IL VERO AUTUNNO
Dall’esatto posizionamento della goccia fredda dipenderà quel che accadrà successivamente. Qui dobbiamo necessariamente introdurre le differenza tra i principali modelli matematici di previsione. L’americano GFS, ad esempio, vedrebbe altre perturbazioni atlantiche sull’Europa occidentale e da lì – sfruttando la lacuna barica mediterranea – dirigersi verso le nostre regioni.
L’europeo ECMWF ha un’idea diversa, difatti ci propone un consolidamento anticiclonico sulla Penisola Iberica con successiva estensione verso nord. A quel punto potrebbe mettersi in moto una possente irruzione artica, diretta chiaramente verso sud. Difficile dirvi se e dove colpirà, evidentemente le differenze modellistiche ci suggeriscono che la partita è ancora aperta.
LA NOSTRA OPINIONE
Noi crediamo, lo scriviamo da tempo, che sussistano i presupposti per uno scambio meridiano di una certa consistenza. Tradotto in parole povere crediamo che un’irruzione fredda di una certa portata possa verificarsi. Non fraintendiamoci però, non vi stiamo dicendo che il freddo arriverà in Italia, vi stiamo dicendo che l’irruzione potrebbe verificarsi. Qualora dovesse realmente verificarsi tranquilli, saremo lì a documentarla.
L’altra alternativa, quella atlantica, è altrettanto valida. Tenete conto che l’irruzione potrebbe essere la risposta a un progressivo rafforzamento del Vortice Polare, rafforzamento che poi porterebbe al tipico tempo atlantico nella prima metà di novembre.
IN CONCLUSIONE
E’ giunto il momento dell’accelerazione autunnale, ora speriamo non faccia danni ma che al contrario sia in grado di portarci le benefiche piogge stagionali. Tenete conto che su molte regioni non piove da un po’ di tempo e la siccità inizia a mordere le caviglie.
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