POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 29 OTTOBRE
Le condizioni meteo metteranno a segno un cambiamento importante a partire dalla prossima settimana. L’Atlantico o meglio, le depressioni atlantiche influiranno non poco sulla circolazione atmosferica europea e in modo particolare sui settori occidentali del vecchio continente.
Gli scenari restano di difficile interpretazione in quanto potrebbero formarsi vortici ciclonici secondari la cui collocazione rappresenta una spina nel fianco per i modelli matematici di previsione.
Sembra ormai certo l’isolamento di uno di questi vortici nei prossimi giorni, vortice che dalla Spagna si sposterà progressivamente verso le nostre regioni di ponente provocando un peggioramento localmente severo. Dovrebbe aprirsi una falla ciclonica importante, che potrebbe fungere da richiamo per ulteriori perturbazioni nell’ultima decade del mese.
IL METEO A BREVE TERMINE
In questo momento siamo in presenza di un campo di Alta Pressione che protegge le regioni centro meridionali e le due Isole Maggiori. Si tratta di un lungo corridoio anticiclonico che si estende dalla Penisola Iberica sino all’Europa orientale, ma che è contrastato nell’espansione verso nord dal flusso zonale oceanico.
Difatti nelle regioni del Nord Italia cominciano ad affluire masse d’aria umida che provocano annuvolamenti in Liguria, sull’alta Toscana e a ridosso dei rilievi alpini e prealpini. Nubi che porteranno progressivamente le prime precipitazioni, destinate ad acuirsi nella giornata di sabato.
Sarà un weekend dai due volti, che andrà a esacerbare le differenze suddette. Al Nord, infatti, il tempo sarà incerto con possibilità di forti piogge in alcune zone del Nordovest e a ridosso dell’arco alpino, altrove continuerà a splendere il sole e le temperature saranno decisamente miti.
CATTIVE PERTURBAZIONI
In apertura le abbiamo definite tali perché non si tratterà delle canoniche perturbazioni atlantiche, si tratterà come detto di vortici ciclonici secondari che potrebbero dar luogo a severe ondate di maltempo.
La situazione sarà tutt’altro che statica, avremo presumibilmente un’alternanza tra peggioramenti e rapide rimonte anticicloniche. Essendo l’Europa occidentale l’obbiettivo degli affondi depressionari nord atlantici, le eventuali rimonta anticicloniche avrebbero una chiara matrice africana. Il ché, ovviamente, andrebbe a tradursi in temperature superiori alle medie climatiche di riferimento.
Molto dipenderà dalla traiettoria degli affondi depressionari perché se è vero che al momento sembra essere più probabile il coinvolgimento dei settori occidentali del vecchio continente, è altrettanto vero che non possiamo escludere un diretto interessamento del Mediterraneo centrale e quindi delle nostre regioni.
PRIMO ASSAGGIO D’INVERNO?
Osservando le dinamiche bariche a più lungo termine non possiamo far altro che confermare la tesi “freddo” per la fine del mese di ottobre. Dinamiche che s’intravedono soltanto se si è in grado di intrepretare al meglio certi movimenti, quindi è ancora prematuro parlarne.
Diciamo che l’altra ipotesi è quella di un netto rinforzo della circolazione atlantica, con effetti eventualmente tutti da valutare. Perché si potrebbe andare da perturbazioni a raffica a periodi di Alta Pressione che farebbero piacere a molti ma che in questo periodo non servirebbero a niente (se non ad acuire la siccità).
IN CONCLUSIONE
Emerge un quadro di dinamicità atmosferica importante, un quadro che comunque sia – nel bene o nel male – rappresenterà appieno le caratteristiche autunnali degli ultimi decenni.
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