Meteo invernale: il cuscinetto padano è un microclima tipico della Pianura Padana, caratterizzato da inversione termica, nebbie fitte al suolo e ristagno di aria fredda (o gelida) nei bassi strati, nonché di inquinanti antropici.
Si forma esclusivamente col meteo della stagione fredda, se sono verificate le seguenti condizioni al contorno:
1) soleggiamento debole (cioè sole basso che scalda poco e non riesce a “bucare” le nebbie)
2) alta pressione al suolo
3) assenza di venti nei bassi strati
4) umidità alta nei bassi strati
è facile intuire che col meteo di questo periodo l’unica condizione verificata è l’umidità alta al suolo, condizione non sufficiente alla sua formazione: oltretutto, fa ancora troppo caldo affinché il cuscinetto freddo diventi gelido, condizione ottimale per le nevicate da addolcimento, quelle cioè dove aria mite/temperata in quota produca precipitazioni che, una volta attraversato lo strato freddo, passino da stato liquido a solido.
Per vaste aree della Pianura Padana questa è praticamente l’unica possibilità per avere abbondanti nevicate al suolo: Lombardia occidentale e Piemonte, infatti, sono sottovento rispetto alle burrasche da nord e subiscono scarsissimi effetti nevosi nel caso di venti di bora da stratwarming.
Per gli amanti della neve, c’è da augurarsi che nei mesi più freddi (di solito dicembre e gennaio) questo cuscinetto possa crearsi e possano sussistere le condizioni per nevicate in Pianura: staremo a vedere.
Immagine del satellite Terra MODIS relativa al 29 dicembre 2015: è evidente il “mare di nebbie” sulla Pianura Padana e il relativo cuscinetto freddo, che permetteva temperature più fredde al piano che a 1000 metri.