Tra i numerosi argomenti meteo di questo periodo, in questi giorni, prevale quello che riguarda la Groenlandia, dove si sta verificando uno scioglimento di massa dei ghiacci. La Groenlandia nel suo interno presenta un ghiacciaio che ha uno spessore stimato di circa 3 km. La Groenlandia rappresenta una delle maggiori risorse d’acqua dolce del Pianeta.
Il fenomeno appare correlato al riscaldamento globale; in effetti lo scioglimento dei ghiacciai deriva dalla caldissima estate che si sta verificando in quell’area, dove la temperatura ha raggiunto anche 20° centigradi sopra la media.
Questa estate si sta riversando nell’Oceano Atlantico settentrionale una quantità impressionante di acqua dolce che potrebbe minare la sopravvivenza della Corrente del Golfo, la quale mitiga il clima delle coste europee d’Inverno. In merito a ciò, ci sono pubblicazioni scientifiche che negano la correlazione tra Corrente del Golfo e clima mite invernale europeo. Ma gran parte di studi, ricerche e pubblicazioni, indicano che questa corrente marina, che fa parte di un sistema globale di altre correnti oceaniche, determina un clima invernale molto più mite rispetto a come potrebbe essere se la Corrente del Golfo dovesse sparire.
In epoche remote, la Corrente del Golfo si attenuò, il clima europeo invernale divenne molto più freddo rispetto a quello attuale. L’evento studiato avvenne in pochi mesi, ed il cambiamento meteo climatico maturò in uno o due inverni.
Tutti gli studi sulla Corrente del Golfo hanno sempre posto enorme attenzione al flusso d’acqua dolce proveniente dai ghiacciai della Groenlandia. Previsioni apocalittiche hanno prospettato lo scivolamento di grossi iceberg verso l’Oceano Atlantico e quindi un tal flusso d’acqua dolce che romperebbe l’equilibrio della Corrente del Golfo annientandola.
Circa 10 anni fa un film di fantascienza di Hollywood, intitolato The day after tomorrow, ci mostrava gli effetti di un cambiamento climatico che avrebbe ripercussioni in tutto il nostro emisfero per effetto della sparizione della Corrente del Golfo. Quella era fantascienza. Nella realtà, sulla base di studi di quanto avvenne nel passato, lo scioglimento dei ghiacciai groenlandesi viene associato all’evento causato dal riversamento delle acque del lago Agassiz verso l’Oceano Atlantico. Un lago presente sino a circa 15.000/8.000 anni fa nel Nord America, che fu causa dell’interruzione della Corrente del Golfo, e quindi di una fase molto fredda, con temperature più basse di quelle che si ebbero nella Piccola Era Glaciale, conclusasi circa 120/150 anni fa.
Lo scioglimento rapidissimo dei ghiacciai groenlandesi è del tutto inatteso. Infatti le proiezioni simulavano eventi come quelli in atto tra circa trent’anni. Un’altra gravissima conferma degli effetti del cambiamento climatico è stata recentemente pubblicata dalla più prestigiosa rivista scientifica mondiale, Nature, dove viene presentata una ricerca che evidenzia come lo scioglimento dei ghiacciai dell’Alaska stia avvenendo ben 100 volte più velocemente rispetto alle previsioni.
Coloro che sostengono che quanto descritto sia frutto di invenzione, dovrebbero documentarsi, gli effetti del cambiamento climatico sono una realtà. In questa sede intendiamo essere neutrali riguardo le cause di questi cambiamenti del clima, fatto sta che sono confermati da dati scientifici validati, e non ipotesi o previsioni.
LINK rapido alle PREVISIONI METEO dei capoluoghi di regione d’Italia, oppure vai su CERCA la tua località nel campo form in alto alla pagina: