Avete presente il “flashback”? Ecco, pensate all’Alta Pressione, pensate alle condizioni meteo degli ultimi mesi ed è la stessa cosa. Lo scenario è sempre quello: sole e mitezza, punto.
Marzo sta per concludersi e fortunatamente qualche regione d’Italia ha avuto modo di mettere delle pezze al deficit pluviometrico che ci accompagna da circa un paio di mesi. La piogga è caduta in varie zone del Centro Sud e nelle due Isole Maggiori, a tratti abbondanti. Poi c’è stata la neve, che è ricomparsa sui monti. Ma non basta a cancellare le costanti anomalie precedenti, anomalie che si sono materializzate a causa del persistente Anticiclone.
Ora arriviamo dall’unico, vero peggioramento del mese di marzo e che succede? Torna il bel tempo. L’Alta Pressione, pur indebolita e non vigorosa come il weekend scorso, non ha mai abbandonato definitivamente il Mediterraneo. Sarebbe meglio dire che non ha mai abbandonato l’Europa centro meridionale, perché stiamo parlando di una struttura assai ampia in grado di estendere le anomalie non soltanto alle nostre latitudini.
Però lo ripetiamo, non avrà la stessa vivacità di una settimana fa. Significa molto semplicemente che non avremo le alte temperature di sabato e domenica scorsi, allorquando in qualche città d’Italia si superano – pensate un po’ – 25°C. Stavolta si andrà a malapena oltre 20°C, il ché tuttavia non è poco ed è giusto rimarcarlo. Difatti saremo pur sempre in presenza di anomalie termiche positive, un trend che ormai si è consolidato nel tempo.
Sul fronte nubi togliamoci dalla testa che possa esserci qualcosa di significativo. Oggi, sabato e domenica domineranno i cieli sereni o poco nuvolosi. Nell’ultima parte della giornata di domenica potranno affacciarsi delle velature, o comunque nubi medio alte, nelle regioni occidentali: Sardegna, coste tirreniche e Nordovest. Saranno nubi pilotate da un’area d’instabilità tra la Penisola Iberica e il Nord Africa, laddove sono attese piogge anche a carattere di rovescio o temporale.
Non sarà un qualcosa che ci riguarda, se non appunto per via della nuvolosità di cui s’è detto. Per un cambiamento più consistente, probabilmente definitivo, non si dovrà attenere molto perché nei giorni successivi – saremo oramai ad aprile – è pienamente confermata l’irruzione di freddo artico. Avremo modo di approfondire l’argomento nell’arco della giornata e quindi vi invitiamo a restare sintonizzati sulle nostre frequenze.