EVOLUZIONE METEO E CLIMATICA FINE MESE
Siamo già proiettati all’ultima decade di Gennaio, ovvero lo step finale mensile e quel periodo che sancirà ufficialmente la maturità stagionale. Or bene, osservando i modelli matematici di previsione non possiamo far altro che constatare dinamiche fortemente invernali. Dinamiche che quasi certamente coinvolgeranno tante aree d’Europa, dinamiche che con discrete probabilità potrebbero avere delle ripercussioni anche in Italia.
Tutta la proiezione è comunque da confermare, stiamo analizzando un periodo che è distante da oggi, e sopratutto in occasione di fasi di freddo, si rilevando anche ampie variazioni di previsione.
Ora, lecito domandarsi che effetti avremo. Beh, diciamo che le proiezioni modellistiche supportano un trend decisamente invernale e quando parliamo di trend invernale intendiamo temperature in linea con le medie stagionali – o al di sotto – e fasi di maltempo. Ed è proprio ciò che potrebbe realizzarsi.
NON VEDIAMO AFFIDABILE LA PREVISIONE DI ONDATA DI GELO
Al momento non vi sono elementi per supportare alcuna previsione di ondata di gelo verso l’Italia. Come abbiamo scritto, è atteso freddo nei limiti della media del periodo che rammentiamo è quello con le più basse temperature dell’anno.
PROIEZIONI METEO CONTRASTANTI
Da circa 12 ore, i super calcolatori hanno iniziato a proporre ampie variazioni nell’evoluzione meteo del periodo in analisi, ma ciò è abbastanza frequente. E’ preferibile attendere almeno 12/18 ore prima di valutare come discretamente affidabili le nuove linee di tendenza, che comunque darebbero tempo invernale, alternato a fasi più miti.
ANOMALIE TERMICHE
In tema di temperature dobbiamo necessariamente dare un’occhiata alle proiezioni e in particolare ad eventuali discostamenti dal trend climatico di riferimento. Quando parliamo di medie climatiche facciamo riferimento a periodi d’osservazione di almeno 30 anni e l’ultimo in tal senso è il trentennio 1981-2010.
Or bene, come detto le temperature potrebbero attestarsi al di sotto della media, o comunque manifestare delle oscillazioni verso il basso.
L’INVERNO NON MOLLA LA PRESA
Inverno dinamico, inverno comunque interessante. Come ben sappiamo abbiamo un dicembre caratterizzato da un discreto freddo – non troppo, ma comunque freddo – e da varie ondate di maltempo. Poi c’è stata la fase mite d’inizio gennaio, che di contro ha generato le ingentissime nevicate sulle Alpi. Ora la variabilità atmosferica potrebbe caratterizzarsi da varie incursioni fredde provenienti da nord, spesso artiche.
IN CONCLUSIONE
Proiettati verso la seconda parte d’inverno, quella che di solito è la più prolifica in termini d’occasioni fredde, non possiamo far altro che confermare quanto stiamo scrivendo da tempo ovvero che non mancheranno le occasioni per incursioni d’aria fredda. E tra queste, come vorrebbe anche la statistica, potrebbe dar luogo a un episodio notevole, ma per il momento ciò non è previsto.
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