PREVISIONI METEO: le previsioni sul lungo termine presentano notevoli margini di incertezza, che sono legati prima di tutto al fatto che gli attuali modelli matematici non sono in grado di immagazzinare ogni dato meteorologico possibile, e le rilevazioni immesse nei modelli sono semplificate.
Inoltre gli stessi calcoli (che seguono le leggi fisiche) sono semplificati, per non “appesantire” troppo il lavoro dei modelli, che altrimenti ci metterebbero troppo tempo e non sarebbero più validi ai fini di una previsione.
Infine viene semplificata anche l’orografia della Terra.
Tutti questi fattori alla fine incidono soprattutto sul lungo termine, provocando errori di previsione che si appesantiscono mano a mano che la data prevista si allontana, donde la difficoltà di prevedere il meteo per periodi superiori ai 10-15 giorni.
Si cerca di ovviare allora usando metodi ensemble, cioè elaborazioni che tengono conto dei vari scenari possibili simulando i possibili errori dell’elaborazione modellistica (in particolare gli errori dovuti all’immissione iniziale dei dati).
Si ricavano così delle mappe che hanno una attendibilità maggiore anche a scadenze di 10-15 giorni.
Le ensemble dei due modelli matematici principali, GFS e ECMWF, concordano nel vedere l’evoluzione di una profonda zona di Bassa Pressione che si sposterà dalle Isole Britanniche fino all’Europa Orientale nei primi giorni del mese di Ottobre.
Questa circolazione fredda ed instabile rischia poi di interessare anche la nostra Penisola, in seguito all’irrobustimento di una zona di Alta Pressione tra il Portogallo e le Isole Britanniche.
Ciò porterebbe, nella prima decade di Ottobre, ad un clima piuttosto freddo sull’Italia, con tempo maggiormente instabile sui versanti orientali, Adriatici ed al Meridione.
Mancherebbero però, nel mese di Ottobre, le famose perturbazioni atlantiche, che interesseranno la nostra Penisola solamente fino alla fine di Settembre.