In questi periodi di estremizzazione meteo, i media hanno parlato in maniera incessante del Coronavirus e, in maniera molto minore, dell’invasione di locuste tra Kenya, Somalia e Tanzania, con una devastazione dei raccolti in paesi di grande povertà.
Ma questi tre fatti hanno un legame? Ribaltiamo la domanda: può l’estremizzazione meteo FAVORIRE o FAR NASCERE nuovi virus e/o nuove invasioni di insetti? La risposta è sì, anche se non direttamente.
Sul fatto che i virus riescano a vivere in condizioni estreme e sopportare temperature e sbalzi estremi è noto da tempo: quello che è nuovo è che dagli anni duemiladieci c’è sempre una maggior diffusione di virus tropicali, in aree del globo dove un tempo erano sconosciuti.
Le pandemie e le devastazioni dei raccolti, invece, sono sempre esistiti ed è più difficile trovare un legame netto col tempo. Possiamo però affermare quanto segue: un meteo siccitoso o eccessivamente caldo può CONTRIBUIRE alla proliferazione di nuovi insetti, i quali, nei paesi poveri e stremati dalla siccità, possono danneggiare gravemente i raccolti e portare a nuove malattie, in aree del globo caratterizzate da scarsissima igiene.
Insomma, è “il gatto che si morde la coda”: cambiamenti climatici, virus e insetti hanno un legame, infatti l’estremizzazione del meteo favorisce la proliferazione e/o la nascita di essi.