I nostri lettori più attenti si saranno accorti che negli ultimi mesi abbiamo accennato più volte a un tipo di meteo particolarmente ventoso: in genere, è proprio nel periodo autunno e inverno che ci sono i massimi scambi tra masse d’aria in molte regioni d’Italia, quindi avere delle burrasche di vento nel semestre freddo (includendo magari anche la prima parte della primavera) non è in se è anomalo.
Negli ultimi mesi, però, sorge una preoccupazione da parte di molte persone: è normale avere almeno una burrasca al mese con raffiche così furiose da provocare seri danni a edifici pubblici, cartelloni, alberi e balconi?
La risposta non è né sì né no, cioè dipende: come ho scritto poco sopra, avere meteo ventoso da nord è piuttosto comune nel periodo freddo. Si comincia con l’autunno, dove profonde depressioni possono raggiungere l’Italia e portare venti meridionali molto forti; successivamente l’inverno con le discese di aria gelida dalla Mitteleuropa e dai Balcani può dar luogo a contrasti anche forti.
Ma in questi ultimi mesi abbiamo avuto davvero diverse occasioni di burrasca: innanzitutto il fortissimo ciclone Vaia del 29 ottobre (in caso probabilmente ancora unico nella storia del clima italiano), poi a dicembre, poi a gennaio due irruzioni molto forti, anche a febbraio altri due discese fredde con venti furiosi, adesso nuovo meteo ventoso in marzo, tutta la settimana coinvolta da venti più o meno forti.
Ci vorrebbero studi approfonditi sia da un punto di vista geografico, sia da un punto di vista temporale, ma pare abbastanza evidente che vi è un’estremizzazione meteo anche nella ventosità: in altre parole, i fenomeni ventosi ci sono sempre stati e ci sono tutt’ora, ma capita sovente che queste burrasche possano essere più forti rispetto a un tempo:; questa potrebbe essere una conseguenza dei cambiamenti climatici, visto che cambi di temperatura più accentuati provocano un meteo più severo.
La foto mostra il disastro ambientale causato dai venti di uragano nel Veneto e alcune località del Trentino e del Friuli lo scorso Ottobre, quando la velocità superò i 200 km orari.