Il meteo è estremo nel Mar Mediterraneo, dove si sussegue la formazione di enormi ammassi nuvolosi che approdano nella terraferma, e scaraventano a ridosso dei rilievi enormi quantità di pioggia in tempi brevissimi.
Ieri un’alluvione lampo, anche se di moderata entità, ha toccato alcune aree della Corsica, l’altro ieri varie della Calabria e della Sicilia.
Nel frattempo, le peggiori alluvioni da un secolo e mezzo investivano una parte del sud della Francia, causando molte vittime. Mentre nel centro e nord del Paese si registrano, a tutt’ora, temperature altissime, ed i record di caldo vengono battuti ogni giorno.
Vi abbiamo descritto quello che viene detto meteo estremo, ovverosia, una condizione atmosferica dove i fenomeni sono molto più intensi rispetto alla norma, e nella fattispecie con piogge e caldo.
Ma fa caldo anche in Italia, dove è difficile ricordare negli ultimi dieci anni che venisse rimandata l’accensione dei termosifoni in Val Padana, anche se in vari centri urbani, specie quelli maggiori, la scelta è stata condizionata per evitare lo smog, ma con oltre 22°C di massima il clima è ancora mite.
Eppure, solo qualche anno fa si invocava l’accensione anticipata dei caloriferi, con freddo che veniva precocemente, stavolta è tutto il contrario. Ma a fine mese tutto potrebbe cambiare.
E tutto questo calore ha un riflesso diretto sul tempo atmosferico.
Il Mediterraneo è un’area non protetta dell’anticiclone che insiste da mesi in Europa centrale. Nel nostro mare, come detto prima, si formano nubi che poi evolvono in temporali di eccezionale violenza.
E le previsioni meteo per oggi e i prossimi giorni ne danno la possibilità, anche se rispetto alla scorsa settimana, i fenomeni dovrebbero essere limitati e non di gravi proporzioni. Ma su ciò è opportuno seguire le comunicazioni della locale Protezioni Civile e quella nazionale.