Da ormai due giorni piove ininterrottamente in Sardegna, che si conferma essere come da previsione la regione più colpita dal maltempo dovuto all’influenza di un vortice ciclonico in lenta risalita dalla Tunisia al Tirreno Meridionale, ove tende ulteriormente ad approfondirsi.
La Protezione Civile sta monitorando l’evoluzione, innalzando l’allerta al livello rosso (allarme) per il rischio idraulico dalle ore 18:00 del 2 maggio alle 23:59 del 3 maggio sulle zone di Montevecchio Pischilappiu (Campidano di Oristano), Tirso e Gallura, mentre è confermato l’arancione sul resto dell’isola.
Si tratta di precipitazioni diffuse, che stanno gonfiando i fiumi e riempiendo i bacini idrici. Sono in corso fenomeni di piena nelle aste del Tirso, del Flumineddu di Allai e del Posada e aumenti dei livelli sono in corso anche sul Flumini Mannu, sul Temo e sul Cixerri.
Il Tirso in particolare, per il rilascio d’acqua dalla diga di Pranu Antoni, è esondato in più punti, allagando anche l’area delle terme di Fordongiuanus, nell’oristanese. Gravi le situazioni di emergenza per le piogge, con alcune statali chiuse in più parti dell’isola per allagamenti e locali frane.
Le piogge sono ancora in corso e al momento in molte località si superano i 120/130 mm di pioggia nell’arco delle ultime 48 ore dalla Gallura all’Ogliastra fino al Centro Sardegna, bacino del Tirso e Campidano di Oristano.
Quelle in atto sono piogge localmente eccezionali per questo periodo, ma non solo. Nel Basso Sulcis, a Sant’Anna Arresi il livello di pioggia in 24 ore è risultato da record negli ultimi 100 anni. Su altre località sono state comunque superate le soglie di pioggia record degli ultimi 20 anni.
Molti comuni, nelle zone d’allerta rossa, stanno adottando provvedimenti di chiusura di uffici e scuole per giovedì 3 maggio. Il maltempo continuerà ad investire l’intera Sardegna, anche se con piogge meno persistenti di quelle incessanti registrate in molte aree dell’isola dalla giornata di domenica.