Siamo in una fase di estremizzazione meteo climatica irreversibile. Gli scienziati della Columbia University pubblicano una serie di articoli su studi scientifici che confermano un cambiamento imponente della circolazione atmosferica mondiale: la fascia tropicale si è spostata verso le regioni temperate dei due emisferi, quindi verso sud, ma soprattutto per quanto ci riguarda verso nord.
L’ulteriore studio è stato proposto dalla National Academy of Sciences. Ma analoghi studi sono stati svolti anche in Italia.
Il Mediterraneo e quindi l’Italia, si trovano in una delle aree più vulnerabili al cambiamento di circolazione atmosferica.
Cosa vuol dire? È abbastanza intuitivo, la circolazione tropicale si è spostata verso nord, e sempre secondo gli studi, si sposterà ancora, aggravando le condizioni climatiche delle regioni interessate, anche perché tal circolazione è apportatrice di siccità e calore. Il persistere, e l’aumento di tali condizioni altererà l’habitat di quelle aree che sono più popolate nel Mondo.
La causa è lo squilibrio termico innescato dalle attività umane soprattutto nell’Emisfero Boreale (il nostro), dove si concentrano buona parte della popolazione mondiale e delle attività, quindi anche dell’immissione in atmosfera di agenti detti gas serra.
Il divario termico tra i due emisferi (quello nord si scalda più rapidamente di quello meridionale) accentua lo spostamento della fascia tropicale verso nord, e avvia dei cambiamenti climatici che sono tangibili soprattutto nella stagione estiva, con condizioni meteo che saranno sempre più estreme, che si estenderanno a tutte le stagioni.
Nelle aree desertiche del Sahara piove dove ci dovrebbe essere siccità perenne, in quelle temperate dove si concentra buona parte della popolazione mondiale, si osservano lunghi periodi di siccità con ricorrenti ondate di calore che fanno misurare temperature da record.
Secondo vari studi siamo solo nella fase iniziale di questo cambiamento, infatti le previsioni indicano che lo spostamento che si è avviato si accentuerà e diventerà costante.
I modelli matematici prospettano cambiamenti del clima con l’esasperazione dei fenomeni meteorologici che daranno ondate di calore durature e talvolta, periodi di freddo inusuale.
Gli studi, come spesso avviene, prospettano scenari futuri apocalittici, ma questi sono esasperati “forse” dai super elaboratori, perciò preferiamo non pubblicare tali epiloghi.
Inoltre, i modelli matematici che prospettano l’evoluzione delle stagioni, ahimè, sono tutti perennemente orientati a prevedere anomalie climatiche dove nella media complessiva di ciascuna prossima stagione, prevale il caldo.
Questi fanno previsioni in linee generali e per ampie aree geografiche, poi nello specifico si potrebbero verificare in alcune aree stagioni più fredde della media che derivano dallo squilibrio del clima.