Si parla tantissimo, non potrebbe essere altrimenti, di estremizzazione meteo climatica. Alcuni si saranno stufati, non li biasimiamo, altri si domanderanno se c’è qualcosa di vero. Oppure no. Proviamo a rispondervi, una risposta che vorrebbe esulare dall’esagerazione e dai falsi allarmismi che circolano in rete.
Partiamo da un elemento, assodato: negli ultimi decenni appaiono sempre più frequenti gli estremi meteo. Caldo – senz’altro il più in voga – freddo, super temporali, tornado, grandinate, inondazioni. Mettiamoci pure gli incendi, perché vuoi o non vuoi sono legati (oltre alla mano criminale dell’uomo) alle condizioni meteorologiche.
Notizie di un certo tipo si leggono oramai a cadenza giornaliera. Un esempio? Oggi abbiamo parlato delle tempeste tedesche, ieri delle inondazioni di Istanbul, ma ci sono state tremende grandinate in Giappone (Tokyo), inondazioni negli USA e super nevicate in Cile. Si potrebbe andare avanti a forza di citazioni, ma ci fermiamo.
Ora una riflessione, o meglio, un’opinione. Gli estremi meteo sono diventati realtà, è innegabile. Forse siamo entrati in una nuova era climatica, ciclica, forse è colpa nostra (anzi, una larga percentuale di quanto accade è sicuramente dovuta alle attività antropiche talvolta scellerate). Quel che è certo è che in futuro dovremo stare tutti un po’ più attenti. Al di là dei sensazionalismi volti a catturare l’attenzione dei lettori, gli estremi meteo esistono. Questo è il nostro parere, il Vostro?