Finora l’inverno è stato molto sottotono, ma ancora non tutto è perduto nell’ipotesi di un cambiamento che possa risollevare le sorti di una stagione avara di freddo e soprattutto di neve. Prima però ci sarà ancora un periodo segnato dalla grande mitezza e dall’anticiclone.
Le possibilità che l’inverno mostri i muscoli sono appese alle dinamiche del Vortice Polare, che dovrebbe andare incontro ad un indebolimento ad inizio febbraio a partire dalla stratosfera, aumentando le possibilità di irruzioni fredde fino alle nostre latitudini.
Febbraio insomma sembra poter promettere maggiore dinamicità, ma l’inizio del mese dovebbe proseguire sulla stessa falsariga di gennaio. Anzi, un temporaneo rinforzo del Vortice Polare farà accelerare le correnti zonali atlantiche alle latitudini settentrionali.
Allo stesso tempo, l’anticiclone subtropicale verrà richiamato con forza verso il Mediterraneo. Ci sarà infatti una netta rimonta del cosiddetto anticiclone mangia-inverno e questo è ormai contemplato da tutte le proiezioni modellistiche.
L’anticiclone risulterà ben disteso sull’Europa Meridionale e Mediterranea, ma potrebbe anche estendersi fino a lambire il Centro Europa, mentre la forza delle correnti atlantiche impetuose investirà le nazioni settentrionali del Continente.
Il risultato sarà quello di un inverno che proseguirà nella sua persistente anomalia, ma tale situazione durerà poco, in quanto poi dopo i primi di febbraio si andrebbe verso un drastico mutamento, con l’anticiclone in ritirata sull’Atlantico ed in espansione verso nord.
Se questo scenario dovesse essere confermato, una colata d’aria artica potrebbe puntare l’Europa Centro-Meridionale, con possibile target costituito anche dall’Italia. Si avrebbe così una seria ripartenza dell’inverno, con possibile svolta legata all’indebolimento del Vortice Polare.
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