I giornali odierni parlano di un gravissimo fatto, di un doloroso evento accaduto in Trentino, dove una bimba di 4 anni è deceduta per aver contratto la malaria in Italia. Il dolore ovviamente per la piccina è infinito. Da più parti si scrive che i cambiamenti del clima ci portano non solo il caldo e la siccità, ma anche conseguenze sconosciute.
Le ipotesi che girano attorno al gravissimo fatto sono svariate, tra cui che la zanzara killer sia giunta attraverso i bagagli di qualcuno che è stato nelle regioni tropicali.
Ma sempre più si scrive del clima di questa Estate, una stagione calda e umida oltre misura, con ondate di calore da record che si sono susseguite una dopo l’altra possano aver generato ideali condizioni per nuove specie di zanzare. D’altronde la zanzara tigre(Aedes albopictus Skuse) si è diffuso in Italia e in Europa dagli anni novanta in poi.
Vari scienziati hanno evidenziato la comparsa di forme animali e pesci (tra cui insetti, etc) non autoctoni, che hanno origini tropicali e che nel nostro Paese stanno trovando un clima ideale, le cui larve sopravvivono anche agli inverni ormai non così rigidi.
La notizia di una zanzara apportatrice di malaria induce ad una inquietudine, nel frattempo la Magistratura pare abbia aperto un fascicolo (fonte Corriere.it).
I cambiamenti del clima possono davvero portare malattie dai Paesi lontani? Noi su questo non potremo dare risposte, ma ipotizzare che il caldo non porta solo sofferenza e notti insonni, ma anche altri mali, e nuove specie di insetti.
Il virologo: “La zanzara vive come ciclo 20 giorni e non ha progenie quindi non c’è il rischio che possano esserci altre zanzare nate dal vettore». Lo ha spiegato il professor Alberto Matteelli, esperti di malattie tropicali agli Spedali Civili di Brescia parlando del caso definito «eccezionale» della morte per malaria di Sofia Zago, quattro anni, deceduta nell’ospedale bresciano, dove era arrivata già in coma dall’ospedale di Trento.” Fonte ILMATTINO.