Teniamo l’obbiettivo focalizzato su metà luglio in quanto i principali modelli di previsione meteo concordano nell’individuare un importante break (stop, sosta) estivo, la cui entità sarà modellata cammin facendo. In tale circostanza, in varie regioni d’Italia ci sarebbero condizioni meteo avverso.
E’ giusto parlare di estremizzazione climatica? Ognuno si sarà fatto la propria idea, quel che è certo è che qualche decennio addietro l’estate aveva una sua linearità imposta dall’Alta delle Azzorre. Linearità espressa in lunghi periodi di bel tempo, magari interrotti da qualche temporale, magari da alcune rinfrescate, ma di certo la norma era tutta un’altra cosa.
Oggi la normalità – ahi noi – si è tradotta nell’Anticiclone africano, che genera l’espansione di masse d’aria molto calde dal Sahara fin nel cuore d’Europa, e a volte anche più a nord.
E se in passato 3-4 ondate di caldo in una stagione estiva rovente rappresentavano un’eccezione alla regola, ai tempi nostri l’eccezione è rappresentata dall’Alta delle Azzorre, mentre la calura che determina anomalie climatiche è la regola.
Alla luce di tutto ciò non dovremo stupirci, quindi, se tra una settimana leggerete articoli e previsioni di tutt’altra natura. Si parlerà, se tutto sarà confermato, di rischio fenomeni violenti. Si parlerà di super temporali, di grandinate, di colpi di vento, e ovviamente di rinfrescata.
Rinfrescata che, in considerazione delle termiche pregresse, potrebbe risultare consistente, ma che non toglierà l’Estate, ma la porterà su canoni termici sopportabili, ideali per alcuni giorni per la quotidianità.