L’evoluzione meteo proposta dei modelli matematici di previsione e scioccante: difficilmente nella storia recente della meteorologia sono riscontrabili linee di tendenza come quelle che stiamo osservando questi giorni, le quali vengono soprattutto confermate dalle ultime previsioni.
Molto spesso abbiamo preso come punto di riferimento il modello matematico tedesco ICON del Centro meteo DWD, in quanto lo abbiamo individuato come tra quelli con le migliori performance di affidabilità.
Ma vediamo che cosa dovrebbe succedere:
il condizionale sottolinea che questa è una previsione meteo, non una cronaca, e che soprattutto quando sono previsti eventi meteo estremi, si potrebbero avere notevoli cambiamenti.
Vi abbiamo ampiamente parlato di una massa d’aria molto fredda proveniente dalla Siberia che si sarebbe portata verso l’Europa centro-orientale. Le ultime elaborazioni davano il nucleo più freddo diretto verso l’Europa centrale e parte delle Isole Britanniche, fin sino la Francia. Tale previsioni appare confermata, anche se l’intensità del freddo ci pare smorzata per l’Italia, ma già da giorni questo era riscontrabile, in quanto si profilava un fatto nuovo.
Il fatto nuovo di cui parliamo da giorni e la probabile genesi di un’aria ciclonica particolarmente profonda che si dovrebbe formare metà settimana nei mari italiani.
Qualcosa del genere lo abbiamo visto, ma questa non è una sua replica, alla fine di ottobre quando un vero e proprio ciclone mediterraneo, che raggiunse intensità fin sino la forza di uragano, investì molte regioni italiane determinando ingentissimi danni, che alcune aree sono a tutt’oggi visibili. Parliamo di Vaila.
Ad oggi non possiamo fare previsioni precise, ma quello che possiamo sostenere come affidabile è che nel Mediterraneo dovrebbe avvenire un vero e proprio sconquasso meteorologico, con fenomeni atmosferici insoliti.
Ci riferiamo in particolare alla formazione di un centro di bassa pressione che potrebbe scendere sotto il valore di pressione di 970 hPa. Le ultime proiezioni del Centro meteo tedesco indicano che il minimo potrebbe scendere fino a 968 hPa.
Ma attenzione, ben sappiamo che questi dettagli cambieranno continuamente e quindi ne teniamo conto esclusivamente per un’analisi insieme.
Per chi desiderasse approfondire, ecco cosa potrebbe succedere nel dettaglio, anche se precisiamo fin da subito, che si potranno avere variazioni importanti:
Lunedì 21: un’area di bassa pressione con annessa perturbazione interesseranno la Sardegna, il centro di bassa pressione dovrebbe misurare un valore attorno a 1004 hPa. A fine giornata il peggioramento dovrebbe interessare anche la Sicilia e parte delle regioni tirrenica.
Ma l’evoluzione dei giorni successivi è impressionante.
Martedì 22: il centro di bassa pressione dovrebbe approfondirsi è investire Italia centrale causando precipitazioni intermittenti. Il cuore della bassa pressione potrebbe misurare circa 998 hPa nel Lazio. Un secondo minimo di bassa pressione si potrebbe fformare nell’Adriatico centrale con un valore di 996 hPa.
Le previsioni del centro meteo tedesco, con il modello matematico ICON indicano rischio di copiose nevicate nell’Appennino tosco emiliano, nelle zone interne delle Marche, le quote basse dell’Umbria e della Toscana. Altrove nel centro-sud si potrebbero avere piogge e rovesci sparsi.
Mercoledì 22: il nucleo di aria fredda associato aria molto instabile, con rischio di temporali, dovrebbe affluire dal Golfo del Leone e spingersi verso la Sardegna.
Entro metà giornata si potrebbero formare diversi centri di bassa pressione: uno nella zona di Marsiglia, un secondo in Corsica, un terzo nel Lazio, un quarto nei laghi lombardi.
Il centro di bassa pressione che abbiamo indicato nell’area di Marsiglia, in serata lo troveremo sull’arcipelago toscano con un valore probabilmente di 976 hPa, che sarebbe già eccezionale per il Mediterraneo.
Ruoteranno attorno al centro di bassa pressione varie aree precipitati, queste saranno nevose sino a quote molto basse in Sardegna, mentre un peggioramento del tempo si potrebbe verificare fin sul Nord Italia, e la neve potrebbe cadere copiosa su tutta l’Emilia-Romagna, il centro-sud della Lombardia forse fin sino Milano, il Piemonte meridionale è forse la Liguria. Non è escluso che possa persino nevicare su Genova a causa del vento di nord-est è noto come tramontana scura.
L’intensità e distribuzione delle precipitazioni vengono continuamente stimate con valori differenti dai super calcolatori.
Giovedì 24: potrebbe essere una giornata di eccezionale maltempo sull’Italia, sempre se la previsione sarà confermata. Il centro di bassa pressione tra l’arcipelago toscano ed il Tirreno settentrionale potrebbe affondare fino a 970 hPa un valore che riteniamo sia da record per il Mar Mediterraneo. In sostanza non si è mai misurato un valore di pressione inferiore.
Dovrebbero ruotare attorno al centro di bassa pressione ammassi nuvolosi. Essi nel settore settentrionale produrranno nevicate, e presumibilmente le aree a maggiori rischio ci sarebbero l’Appennino centro-settentrionale, l’Emilia e parte della Romagna, il sud della del Piemonte. Potrebbe nevicare copiosamente su tutte le zone interne della Sardegna.
Nella notte tra il 24 ed il 25 gennaio il minimo di bassa pressione dovrebbe transitare dalla Campania verso il Molise. Il Centro meteo tedesco con il modello matematico stima una pressione al suolo di 968 hPa.
Questo sarebbe un valore barico mai misurato nel Mar Mediterraneo, ciò non significa che niente del genere non sia mai accaduto prima. Ma si tratterebbe di un valore storico, così profondo che avrebbe similitudini con gli uragani delle zone temperate che si formano nell’Oceano Atlantico.
Il ciclone mediterraneo potrebbe attrarre aria fredda dall’Europa centrale e dai Balcani su gran parte del nostro Paese, che sarebbe quindi esposto ad un evento rigido associato anche a precipitazioni che nel settore occidentale è settentrionale dell’area di bassa pressione saranno nevose a quote molto basse.
Attenzione, lo sottolineiamo ancora, tutta la descrizione dell’evoluzione subirà variazioni.
Abbiamo voluto addentrarci nei dettagli di quanto prospettato dal modello matematico tedesco, essendo questo particolarmente affidabile, ma soprattutto perché prospetta una situazione che a nostro giudizio è ben più che eccezionale, che dal punto di vista dei dati meteo previsti sarebbe da record.
Ma i record si stabiliscono sui valori meteo registrati realmente, non quelli previsti. Perciò per ora non ci resta che analizzare tutte le prossime emissioni dei centri meteorologici, evitando di fantasticare su questo o quello.
Vi proponiamo le nostre previsioni meteo a carattere locale, le quali non contengono elaborazioni non soggette a repentine variazioni dei vari modelli matematici, e che non sono elaborate con l’uso del modello matematico tedesco ICON.
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