Non siamo certo abituati a sentir parlare di stratwarming in questo periodo, visto che si tratta di una dinamica atmosferica particolare che si verifica nel periodo autunnale. Lo stratwarming è infatti quel particolare processo di riscaldamento stratosferico a livello polare che può però favorire irruzioni fredde polari verso le medie latitudini.
Sesul nostro Emisfero siamo a fine estate ed il vortice polare stratosferico è appena in fase di ripartenza dopo il letargo estivo, il discorso è invece opposto sull’Emisfero meridionale che si trova ancora in inverno e quindi il vortice polare è ben presente a livello della stratosfera sopra l’Antartide.
Ebbene, un improvviso riscaldamento in stratosfera si sta verificando proprio in questi giorni al Polo Sud. Tale evento va evidenziato per l’entità (in quanto si parla di un aumento di circa 50 gradi in pochi giorni) e soprattutto per il fatto che gli stratwarming sono molto più comuni nell’emisfero settentrionale.
La maggiore rarità degli improvvisi riscaldamenti della stratosfera al Polo Sud deriva da ragioni squisitamente orografiche, con la topografia del terreno ben meno complessa e una maggiore presenza di superficie d’acqua che non favoriscono dinamiche dirompenti per il Vortice Polare.
Ciò è confermato dalla statistica, in quanto nell’ultimo ventennio solo due rilevanti riscaldamenti della stratosfera al Polo Sud sono noti, il primo verificatosi nel 2002 e l’altro nel 2010. Ben diverso lo scenario sul lato del nostro globo, dove anche nell’ultimo inverno, a gennaio 2019, si è innescato un intenso stratwarming.
La forza del previsto riscaldamento dei prossimi giorni sull’Antartide è di tutta evidenzia se si considera che le temperature alla quota di 10 hPa saliranno di oltre 40°C al di sopra della norma. Si prevede quindi un evento meteo atmosferico assolutamente significativo, con totale destabilizzazione del Vortice Polare.
Quali saranno le ripercussioni? Anzitutto, sul nostro emisfero, in Europa e in Italia non si avranno di certo influenze, trattandosi di dinamiche lontane. Ricordiamo che questi riscaldamenti in stratosfera possono farsi strada verso la troposfera generando condizioni adatte ad irruzioni fredde a latitudini più basse.
Lecito attendersi la possibilità di intense ondate di freddo tardivo e neve su parte dell’Australia e della Nuova Zelanda. Gli effetti di questi stratwarming possono comunque essere variegati e non sempre l’andamento in troposfera rispecchia quel che avviene in stratosfera.
Secondo autorevoli studiosi, questo stratwarming avrà però influenza sulla normale crescita stagionale del buco dell’ozono sopra l’Antartide. Questo riscaldamento in stratwarming, se confermato con una certa intensità e durata, potrebbe contribuire a ridurre il buco dell’ozono.