METEO E CLIMA: le previsioni della maggioranza dei modelli matematici oceanici avevano previsto un forte Nino per quest’anno.
Con il nome di Niño si intende quel riscaldamento della parte equatoriale dell’Oceano Pacifico, che risale fino a temperature al di sopra della norma provocando vari sconvolgimenti climatici soprattutto nelle aree adiacenti all’Oceano, ma, nei casi in cui il fenomeno è molto intenso, come nel 2016, un po’ in tutto il Mondo.
Tale fenomeno era previsto dalla modellistica in deciso aumento durante il corso della Primavera, fino ad arrivare ad anomalie consistenti agli inizi della stagione estiva.
Il grafico sottostante mostra l’andamento delle anomalie termiche oceaniche nella parte centrale dell’Oceano Pacifico: si parla di Nino quando tali anomalie superano un’anomalia di +0,5°C.
Dopo avere oscillato a lungo, tra Febbraio e Maggio, le temperature si stanno lentamente abbassando con un trend discendente, e, da qualche giorno, si potrebbe affermare che il Nino non c’è più, visto che l’anomalia si è portata a +0,36°C.
Le temperature oceaniche si stanno abbassando in modo deciso a partire dalle coste occidentali del Perù e della Bolivia, fatto che potrebbe indicare l’arrivo del fenomeno opposto al Niño, ovverosia la Niña, una fase con temperature oceaniche al di sotto della norma.
Se questo trend fosse confermato, durante la prossima stagione invernale potrebbe comparire questo fenomeno che, se consistente, avrebbe una sua influenza sull’andamento dell’inverno nel Nord Emisfero, creando varie anomalie.
Vedremo se le previsioni dei modelli matematici continuano ad essere errate anche per i prossimi mesi, oppure alla fine l’Oceano si comporterà come da attese.