CLIMA E METEO: al contrario dei vari database che prendono in considerazione le temperature terrestri registrate da stazioni meteo terrestri, e che presentano lacune dovute al fatto che la grande maggioranza dei termometri è situato in Europa e in Nord America, mentre alcune zone della terra sono scoperte, i dati satellitari hanno il vantaggio di coprire uniformemente tutta la superficie terrestre, compresi gli Oceani e i Poli, laddove le stazioni di rilevamento sono veramente scarse; ma lo svantaggio di non misurare le temperature nei pressi del suolo (tipicamente le stazioni terrestri le misurano a 2 metri dal suolo), ma ad altezze superiori.
I primi satelliti che hanno effettuato le rilevazioni sia termometriche della superficie terrestre che dell’estensione volume dei ghiacci polari, sono stati lanciati nel 1978, e il database delle rilevazioni ha inizio nel gennaio del 1979.
I due grafici successivi, mostrano quello che è l’andamento delle temperature terrestri registrate da satellite dal 1979 ad oggi, un arco di quarant’anni esatti, e l’andamento invece degli ultimi tre anni, dal 2016 ad oggi.
Il primo grafico mostra l’andamento delle temperature terrestri dal 1979: si nota nettamente l’aumento termico che è iniziato a partire dalla fine degli anni 80, ed è proseguito, tra alti e bassi, fino ad oggi.
Gli anni più freddi sono stati il 1985 e 1986, il più caldo il 2016.
Il trend di crescita delle temperature globali è di +0,2°C a decennio, che corrisponde ad un aumento termico di +2,0°C in un secolo.
Differente invece il grafico degli ultimi tre anni, che vede le temperature globali sostanzialmente invariate, a causa all’eccezionale fenomeno del Nino che si è verificato nel 2016 e che ha portato la temperatura della Terra ad innalzarsi fino al valore record di +1,3°C, per poi calare nei mesi successivi e quindi rimanere stabile.
Anche attualmente l’andamento è stabile.