Piantare 60 milioni di alberi in Italia per limitare il più possibile cambiamenti climatici e meteo estremo: questa è la brillante iniziativa proposta in questi giorni dalla comunità “Laudato si”.
L’appello (proposto in questo link: https://comunitalaudatosi.org/un-albero-in-piu/) è stato lanciato da: Stefano Mancuso (Scienziato e Direttore LINV), Carlo Petrini (Presidente Slow Food) e Domenico Pompili (Vescovo di Rieti).
È un ambizioso progetto e non è un numero a caso, poiché vorrebbe dire piantare un albero per ogni abitante dell’Italia: come citato nel testo, è un qualcosa che si può fare subito, che non incide sul nostro stile di vita e che ha un costo estremamente irrisorio rispetto ad altre alternative.
Quali sono i privilegi di tale proposta? Sicuramente una diminuzione della CO2 (gas a effetto serra che contribuisce a estremizzare il meteo e a riscaldare l’atmosfera), una mitigazione sia dell’isola di calore urbana nelle grandi ondate di caldo estivo sia delle grandi piene alluvionali e una maggior presenza di biodiversità nelle nostre città.
L’appello non è solo a piantare alberi nelle aree abbandonate o non abitate, ma a maggior ragione a riempire le nostre città di verde: diverse aree del pianeta hanno le più moderne città ricche di alberi, dall’Australia, alla Svizzera, alla Norvegia.
Questo è sicuramente un ottimo esempio di come si possa, con piccolissimi gesti, dare il proprio contributo per mitigare il clima e tentare di limitare l’estremizzazione meteo climatica di questi periodi.