Il meteo di domani sarà caratterizzato da un flusso in quota da nord, con isoipse del geopotenziale perpendicolari alla catena alpina: i fronti Atlantici seguiranno questo flusso, pertanto impatteranno sulle Alpi generando tempeste di neve sui rilievi di confine e Oltralpe (in particolare su Alpi svizzere e austriache), mentre il nord Italia sì troverà sottovento rispetto alla catena alpina: ciò comporterà, quindi, fenomeni del Fohn.
Questa volta dovrebbe essere più rapido e meno esteso rispetto all’episodio della Vigilia di Natale, ciò non toglie che valori di 15 o 16°C saranno possibili sulle pedemontane Lombarde e piemontesi.
Quello che stupisce è che nel giro di soli 6 giorni si è ripresentata una situazione particolarmente anomala, con valori massimi oltre 10 gradi superiori alle medie.
Il fenomeno meteorologico del fohn non è assolutamente raro sulle nostre regioni settentrionali, anzi, il periodo più frequente e proprio in inverno fino a marzo: il problema sorge quando si presenta con questa frequenza, perché un’alta pressione ostinatamente stabile a ovest del paese impedisce l’arrivo di fronti perturbati, nonché piogge e nevicate al Piano.
Questa situazione meteo favorisce un buon innevamento sui rilievi esteri (effetto stau), mentre lascia completamente all’asciutto le zone Sottovento italiane.
Rammentiamo comunque che saranno possibili estese gelate lo stesso domani mattina, mentre i valori molto miti saranno solo dove si instaurerà il fohn: laddove sarà presente nebbia le massime saranno molto più basse, difficilmente sopra i 5°C.