PREVISIONI METEO: un importante evento di improvviso riscaldamento stratosferico – nel gergo anglofono “Sudden Strat Warming” abbreviato in SSW – potrebbe verificarsi nei prossimi giorni, con grande anticipo sul periodo stagionale nel quale avvengono normalmente tali fenomeni.
Essi sono infatti tipici del periodo tra la fine di Dicembre ed il mese di Febbraio; nella prima parte della stagione lo Stratwarming è difficile, in quanto il Vortice Polare si è generato da poco e difficilmente appaiono disturbi nella sua struttura, mentre successivamente inizia il riscaldamento tipico della Primavera, e gli episodi tardivi sono molto rari.
Quest’anno il VP (Vortice Polare) ha sorpreso immediatamente per la sua potenza, con i venti, alla quota di 10 hPa, che hanno raggiunto la loro massima velocità di sempre nel corso della prima decade di Novembre (+41,7 m/s).
Successivamente, i venti polari hanno iniziato ad indebolirsi sempre più, e il modello matematico statunitense li preverde a livelli record di debolezza nei primi giorni del mese di Dicembre, continuando poi la loro discesa fino a raggiungere valori negativi nel corso della prima metà del mese.
Il raggiungimento di valori negativi, cioè di venti stratosferici che si muovono da est verso ovest in moto retrogrado, è il primo segnale di un evidente SSW che sarebbe previsto in quel periodo, in grado, come sempre, di sconvolgere la circolazione atmosferica del nostro Emisfero, anche se non vi è sicurezza su dove eventuali ondate di freddo possano prendere piede.
Nel frattempo, il modello statunitense mostra un evidente “displacement” del VP, cioè uno spostamento del suo massimo dal Polo in direzione della Groenlandia, segnale di una circolazione polare “disturbata” già all’inizio della stagione invernale, e questo a causa di un già ben evidente Stratwarming in atto sulla regione siberiana, con caratteristiche da evento “Major”.
Ed infatti le previsioni dei vari run del modello matematico statunitense mostrano valori di venti stratosferici quasi sempre inferiori alla norma per tutto l’Inverno, segnale di un Vortice Polare molto indebolito e favorevole alle irruzioni fredde a basse latitudini.