Il caldo del Sahara, se preferite africano, è stato l’assoluto protagonista delle condizioni meteo climatiche dell’estate.
Attualmente stiamo apprezzando un robusto abbassamento delle temperature, dettato dal passaggio di una perturbazione associata a forti venti e precipitazioni temporalesche localmente violente.
Nell’ottica dell’estremizzazione di cui s’è scritto, dobbiamo aspettarci un repentino ribaltone. Ribaltone che avverrà nel weekend, allorquando l’Anticiclone africano – evidentemente indispettito dall’irriverenza atlantica – si ripresenterà sul Mediterraneo con più foga. Guardate la mappa:
Trattasi delle anomalie termiche del 1° agosto alla quota di riferimento 850 hPa (grossomodo corrispondente a 1500 metri d’altitudine). Emergono, lampanti, nuove corpose anomalie di segno positivo e ciò vuol dire che le temperature si orienteranno ben al di sopra della media trentennale di riferimento (1981-2010).
Osservandola attentamente possiamo ipotizzare una traiettoria del caldo più penalizzante per le regioni occidentali e soprattutto per l’Europa centrale (dove scorgiamo punte di oltre 10°C rispetto alla norma). In Italia avremo anomalie di 4-6°C, qualcosa in più sulle Alpi qualcosa in meno al Sud Italia. Lecito supporre massime over 35°C in tante località d’Italia. E sarà soltanto l’inizio di quella che potrebbe risultare un’altra ondata di caldo rilevantissima.