CRONACHE METEO: l’approfondimento sull’Italia della depressione, proveniente dall’Atlantico, ha scatenato degli intensi venti meridionali che, successivamente, hanno ruotato da nord-ovest.
Dopo l’afflusso di aria fredda verificatosi nella giornata del 12 dicembre, la mattina di Santa Lucia ha visto lo scorrimento di correnti più calde ed umide da sud-ovest che hanno investito l’Appennino settentrionale generando delle forti nevicate a quote superiori ai 1000 metri circa, mentre il lato emiliano subiva temporaneamente gli effetti del vento di caduta favonizzante, provocando un aumento della temperatura.
Con la rotazione del vento a nord-ovest, nuova aria fredda è affluita in quota, facendo abbassare di nuovo il livello dello zero termico e provocando nevicate in pianura sull’Emilia Romagna.
Ma è sui crinali appenninici Tosco-Emiliani che si sono verificate delle vere e proprie tempeste di neve: al Passo della Croce Arcana, a 1749 metri di quota, proprio sul confine fra le due regioni, il vento di libeccio ha soffiato fino ad una velocità di 145 km/h ed ha raggiunto velocità di 115 km/h anche sul vicino Monte Cimone.
E il tutto con condizioni di tempo marcatamente perturbato, con forte neve e temperature comprese fra 6 e 7 gradi sotto lo zero.
Successivamente la perturbazione si è trasferita sulle regioni centrali appenniniche, scatenando anche qui bufere di neve, come nella zona di Castelluccio di Norcia, in Umbria, a Campo Imperatore, in Abruzzo, ed in genere su tutto l’Appennino abruzzese e molisano.
Si tratta comunque di una puntata temporanea dell’inverno, in quanto nei prossimi giorni è previsto un netto rialzo delle temperature su tutte le zone appenniniche.