Quest’anno la primavera sembra avere nettamente anticipato i tempi, con meteo che sembra essere decisamente in avanti con la stagione. Questo lo confermiamo nonostante improvvise fasi fredde che potranno verificarsi ancora nelle prossime settimane, ma che sono una caratteristica della primavera.
Già il mese di febbraio aveva mostrato i primi tepori eccessivamente precoci, per via di un anomalo anticiclone subtropicale che aveva fatto schizzare le temperature su livelli eccezionalmente elevati e addirittura da record in molte parti dell’Europa.
Da quel momento si è quindi avuta la sensazione di un cambio stagionale molto anticipato, con marzo che ha solo riportato un pizzico di normalità in più, in riferimento all’alternanza di fasi calde con dei raffreddamenti temporanei. Nulla a che vedere con il freddo serio che può a volte verificarsi a marzo.
Il fatto che siamo decisamente avanti con la stagione, nonostante una primavera che deve ancora iniziare per il calendario astronomico, lo si evince dai fenomeni meteo estremi. Il sorprendente tornado in Germania è solo l’ultimo segnale di tutto ciò, visto che certi fenomeni dovrebbe essere solo estivi.
Evidentemente, il riscaldamento anomalo che si è accumulato in Italia così come in Europa fornisce già l’energia necessaria per fenomeni che non dovrebbero essere prerogativa di marzo. Ma anche in Italia abbiamo già avuto sentore di questa energia già esplosiva.
Qualche giorno fa, nel momento in cui ha fatto intrusione un fronte accompagnato da aria molto fredda in quota, temporali e grandinate si sono scatenati lungo lo Stivale, riportando anche la neve a quote basse e questo come effetto del rovesciamento dell’aria fredda alle alte quote.
Ormai sembra essere giunto il momento per i primi violenti temporali sul nostro Paese, quelli che possono propiziare anche grandinate dannose, fenomeno quest’ultimo che ricordiamo essere tipico degli eventi temporaleschi della tarda primavera e dell’estate.
Nella prossima settimana si potrebbero creare i presupposti per i primi forti temporali. L’Italia si verrà a trovare nell’area di contrasto fra flussi africani e infiltrazioni più fresche in quota, il che potrebbe creare i presupposti per quest’ondata di intensi temporali, come fossimo almeno un mese in avanti con la stagione.