Le proiezioni dei due Centri Meteo internazionali, ma ormai anche a ruota un po’ tutti confermano, hanno innescato un vespaio di discussioni in merito al potenziale rischio che aria polare raggiunga entro pochi giorni il cuore del Mediterraneo. Ebbene, questo è meteo estremo? Magari sì. Come lo è l’ondata di caldo eccezionale che ha interessato molte aree della Russia europea ed i Paesi Baltici, per altro favorendo anche grossi incendi boschivi come in Bielorussia.
E’ meteo estremo anche la neve di Chicago, città gelida d’Inverno, ma non alla fine di Aprile.
Insomma, l’Inverno è finito ed il meteo non è così d’accordo. E così sulle Alpi, non più solo nei versanti esteri, si potrebbe persino sciare a quote sotto i 1500 metri, se non fosse che c’è il rischio di valanghe, stavolta infatti la neve è caduta fortissima anche in Italia, con un metro di neve fresca a 1500 metri nelle Alpi e Dolomiti del Veneto e dell’Est Trentino-Alto Adige e del Friuli.
Direte, come mai così tanta neve? Perché è Primavera, questa è la stagione delle grandi piogge per quelle zone. In varie località Prealpine le medie di pioggia di Aprile variano dai 200 ai 300 millimetri, perciò che una perturbazione come quella transitata domenica butti giù anche mezzo metro, equivalente a 50/70 mm di pioggia, e fin sino ad un metro di neve a quota 1500 metri, non è straordinario in termini pluviometrici, è abbastanza raro però che la precipitazione sia neve, già perché da alcuni anni fatica a nevicare quando dovrebbe, ovvero d’Inverno. Anzi, praticamente non nevica.
Or ora ci sono le previsioni meteo che parlano del rischio che torni il freddo tra neppure una settimana. Freddo che sarà intervallato da qualche giorno di clima primaverile con temporali soprattutto nel Centro Sud Italia.
Ma stavolta il freddo che verrebbe sarebbe ragguardevole, inoltre i modelli matematici di previsione meteo prospettano la formazione di un centro di bassa pressione abbastanza profondo sui mari italiani, e da ciò conseguirebbero precipitazioni che per le basse temperature, ed il travaso d’aria fredda in quota verso il suolo, sarebbero nevose a quote insolite per Maggio.
Per ora è impossibile parlare di quota neve, di dare previsioni sulle aree che saranno interessate. Non so se sia chiaro quel che viene prospettato dai calcolatori, è un qualcosa che è inedito per negli ultimi decenni, non si è mai visto da anni ed anni.
Ebbene, Maggio.
Sarà infatti orma ai primi di Maggio che si paventa il rischio di uno sconquasso, forse innescato dal “Final Warming, l’atto finale della stagione fredda“, che non è il titolo di un film di fantascienza, ma è una definizione che viene data in meteorologia al Vortice Polare quale innesco di ondate di freddo, stavolta tardivissima. Eppure di ondate di freddo tardive ce ne sono state anche in passato, ma non ci sono molte informazioni a riguardo, solo testimonianze, rilevamenti al suolo. Non c’era tutto il set di satelliti e osservazioni meteo che vengono svolte ogni millisecondo sull’atmosfera del Pianeta.
Il Final Warming potrebbe dare parecchie noie a tutto il mese di Maggio, con periodi miti alternati a fasi di acuto maltempo, anche con freddo ed il ritorno della neve sulle Alpi e Appennino settentrionale. In merito a ciò, in particolari annate si narra di nevicate copiose avvenute in queste zone anche a metà Giugno.
Ebbene, a noi tutto ciò appare uno sconquasso, anche perché osservando il meteo degli scorsi mesi, non possiamo di sicuro dimenticare la lunga ondata di calore di Febbraio. Le anomalie di Marzo. E allora, sostenere che non ci sono più le stagioni di una volta ci pare abbastanza concreta come affermazione. A voi no?
Ci aggiorneremo presto.
LINK rapido alle PREVISIONI METEO sino a 15 giorni dei capoluoghi di regione d’Italia, oppure vai su CERCA la tua località nel campo form in alto alla pagina: