Le condizioni meteo di questi giorni ci hanno portati a descrivere di eventi estremi, di alluvioni lampo, grandine, trombe d’aria. Poi c’è l’afa, situazione atmosferica normale in questo periodo dell’anno in molte regioni.
E sono il mix di afa, quindi caldo e l’aria fredda in quota a generare l’acuta fase di meteo ideale per la genesi di super temporali, quelli attuali e degli scorsi giorni, ma anche quelli che vedremo la prossima settimana.
In una prima fase ci saranno altri temporali residui ed un generale miglioramento, con un successivo aumento della temperatura.
Il caldo tornerà ad intensificarsi nei prossimi giorni, quanto è attesa una moderata ondata di caldo, ma ecco che altra aria instabile giungerà subito dopo e si avranno temporali, che ancora una volta manifesteranno fenomeni improvvisi e di forte intensità.
Temporali che come hanno descritto le cronache, possono produrre in pochi attimi allagamenti, bloccare la circolazione stradale in aree ristrette, oppure scatenare forti cadute di grandine.
I nubifragi, in alcune regioni d’Italia come il Nord, non sono insoliti d’Estate, di certo non sono la quotidianità, essendo eventi meteo estremi. In questo periodo l’area metropolitana di Milano è stata interessata da un super nubifragio ad ovest, nord ovest e poi ancora un altro ad est della città, con accumuli di pioggia simil monsonici. questa.
Poi c’è la grandine, quella estiva non è un fenomeno dei giorni d’oggi, questa può raggiungere anche ragguardevoli dimensioni. In questi giorni ci sono state osservazioni meteo con chicchi sino a 10 cm di diametro.
Chicchi di grandine da 10 cm possono infrangere il parabrezza di un auto, e nel malaugurato caso che dovessero colpire una persona, anche causare dei traumi.
Quest’anno grandine e nubifragi si presentano con maggior frequenza rispetto all’anno scorso, anche perché un anno fa eravamo interessati da ripetute ondate di caldo, mentre in questi ultimi mesi il caldo in Italia non è stato da record.
Il caldo, come detto, tornerà, e le previsioni a lungo termine prospettano che nel proseguire della stagione diventerà sempre più afoso e intenso, complice anche l’aumento della temperatura della superficie dei mari.
E allora, quando giungeranno masse d’aria fredda in quota, e al Nord Italia saranno sufficienti solo tenui sbuffi, i temporali potranno essere violentissimi, con tempeste di fulmini, con anche nubifragi, e persino trombe d’aria.
Quanto viene prospettato è un’estremizzazione del clima, come annunciato da anni dagli scienziati.