L’Estate, sinora, non è che abbia brillato per voglia di dominio. Ripensando ad anni fa – senza andare troppo lontano, ad esempio al 2017 – il meteo attuale sembra sia quello di un altro pianeta!
Due giorni fa caldo, poi il fresco e i temporali. Temporali che vagano per l’Europa, sostenuti da perturbazioni di svariata natura. Se fino ad oggi avevano prevalso quelle atlantiche, nella seconda metà del mese si dovrà guardare con molta attenzione anche al nord Europa. Qui, carte alla mano, andrà a strutturarsi un’ampia area depressionaria che proverà a più riprese ad inserire impulsi instabili verso sud. Gli sbuffi d’aria fresca potrebbero riuscire a penetrare sul Mediterraneo, laddove però avremo un tentativo d’affermazione dell’Alta Pressione un po’ più consistente.
La domanda che ci si pone è: sarà la volta buona? Per rispondere dobbiamo necessariamente affidarci ai modelli matematici di previsione, anche se sappiamo che quando si ha a che fare col lungo periodo difficilmente riescono a darci delle tendenze univoche. Dovendo però dare una risposta, possiamo dirvi che si scorgono disturbi permanenti. Disturbi che potrebbero persino isolare dei piccoli vortici ciclonico sul nostro Paese – le cosiddette gocce fredde – e se ciò accadesse la sagra dei temporali continuerebbe.
A questo punto vi starete chiedendo un’altra cosa, ovvero se le autorevoli proiezioni stagionali di cui tanto s’è parlato si avvereranno per davvero. Noi, forse lo ricorderete, quando commentammo quelle proiezioni ci affidammo all’esperienza e provammo a stilare una nostra tendenza stagionale. Il risultato fu simile, ovvero un’Estate tra alti e bassi e per certi versi addirittura estrema. Per il momento, considerando che la per noi la stagione comincia ufficialmente il 1° giugno, si sta realizzando ciò che era stato predetto ed è per questo che non dovremo stupirci se anche giugno – a livello di precipitazioni – finirà la sua corsa sopra media pluviometrica in varie zone d’Italia.
Le temperature le valuteremo cammin facendo, per ora possiamo dirvi che il caldo s’è fatto comunque sentire specie al Sud Italia. E’ più facile osservare anomalie termiche positive piuttosto che negative, ma ad onor del vero dobbiamo anche aggiungere che le rinfrescate sono state diverse e persino più incisive del previsto. Si è passati da anomalie positive ad anomalie di segno opposto, a riprova che stiamo vivendo un inizio stagione davvero anomalo.
Per concludere che si può aggiungere? Beh, che ovviamente tutto potrebbe cambiare in un batter d’occhio. Più e più volte abbiamo scritto che d’Estate ci vuol nulla a far sì che l’Anticiclone prenda il sopravvento. E visto che anche quest’anno la sola figura anticiclonica che si è fatta vedere è quella africana – l’Azzorre continua a latitare – c’è da augurarsi che non decida di incattivirsi come successo spesso negli ultimi decenni. Altrimenti, ne siamo certi, arriveremo a rimpiangere questo periodo.