Siamo così sicuri che l’Alta Pressione sia in grado di sopportare un pressing asfissiante? Siamo così sicuri che riuscirà a respingere al mittente ogni assalto assicurandoci meteo d’Estate duraturo?
No, noi non siamo così sicuri. Perché se da un lato ci sono le proiezioni stagionali, quelle che dicono che sarà un’Estate di estremi meteo, dall’altro lato abbiamo i modelli matematici di previsione che suggeriscono scenari estremamente interessanti. Di che tipo? Beh, è un qualcosa di cui si sta parlando da giorni, ovvero l’Alta Pressione si troverà in mezzo a due fuochi: a ovest alcuni Vortici di Bassa Pressione provenienti dall’Oceano Atlantico, a est Vortici d’aria fresca provenienti dai quadranti settentrionali.
Ora, un’Alta Pressione nella morsa di figure di questa natura non può essere certo indissolubile, tutt’altro. Pian piano si creerà una striscia anticiclonica che passerà proprio sull’Italia, ma non essendo una struttura consistente potrebbe ricevere sbuffi instabili dall’uno e dell’altro lato.
Ma tradotto in soldoni che vuol dire? Molto semplice, che l’instabilità potrebbe prendere il sopravvento. Se non il sopravvento potrebbe comunque dar luogo a frequenti temporali ed attenzione, perché a più lungo termine – diciamo verso la conclusione della prima decade di giugno – sembrerebbero affacciarsi disturbi tutt’altro che trascurabile.
Ora, non gettiamoci a capofitto nelle previsioni perché siamo nel range del lungo termine e quindi delle proiezioni. Certo è che l’Estate, che sembrava poter partire a spron battuto fregandosene di tutto il resto, potrebbe da subito andare in affanno. Ma forse dovremo abituarci, forse dovremo abituarci alla dinamicità anche durante la bella stagione. Se dovessimo basarci su quanto stiamo osservando, si potrebbe ipotizzare un’estate all’insegna degli estremi meteo climatici, alla stregua della primavera ora in conclusione.
Caldo, fresco, temporali, poi di nuovo caldo, chissà… questi potrebbero essere gli scenari estivi di quest’anno, ma poi magari alla fine fine la soluzione sarà un’altra, la stessa degli ultimi decenni. Per scoprirlo non ci resta che attendere pazientemente che la stagione sfili lungo il percorso.