Le condizioni meteo del deserto del Sahara, che rammentiamo è il più esteso al Mondo, influenzano da sempre e pesantemente il clima del Mar Mediterraneo e quello italiano.
Molti scienziati sostengono che l’area a clima tropicale, nella stagione estiva si sia ampliata verso nord, e quest’anno, complice l’elevato tasso di umidità dell’aria, le ricorrenti fasi temporalesche, sembra che tale teoria sia credibile.
Vari modelli matematici di previsione da anni fanno un monitoraggio della previsione dei movimenti del pulviscolo del deserto del Sahara. Questo deserto è soggetto in ogni stagione a tempeste di sabbia la cui definizione tradotta in italiano è Ghibli.
Le tempeste di sabbia del Sahara sono tra le peggiori ed estese del Pianeta, sono delle vere e proprie aree perturbate, dove il vento supera i 120 km orari per giorni e giorni, riducendo la visibilità a neppure un metro oscurando il cielo. La tempesta di sabbia è temutissima perché può uccidere, per altro si verifica in un ambiente naturale che è tra i più ostili del Globo.
Ogni tanto, quando l’aria calda risale dal Sahara richiamata da aree di Bassa Pressione, il pulviscolo, di sabbia, si sposta verso nord con elevate concentrazioni.
La mappa che vediamo mostra con il colore più chiaro altissime concentrazioni di pulviscolo in sospensione. Quelle sono aree dove in prossimità sono in atto, o di recente si sono verificate, tempeste di sabbia.
Noterete che una tempesta influenza il deserto algerino.
Densità di pulviscolo inferiore è presente anche in Libia, Egitto, sud della Tunisia.
Ma la nostra attenzione è rivolta alla tempesta di sabbia algerina, in quanto il pulviscolo, in determinate condizioni potrebbe invadere i nostri cieli.
Il modello matematico ECMWF prevede che il pulviscolo del Sahara stazioni nel deserto e non invada le coste europee del Mar Mediterraneo quantomeno sino al 24/25 Agosto.