In questi giorni di evento meteo estremo si sta facendo sovente confusione tra caldo torrido e afoso: il primo è dettato da temperature estremamente alte ma secche (e quindi tendenzialmente più sopportabili, sebbene possano essere anche oltre i 40 gradi), il secondo invece con temperature indubbiamente più basse rispetto al primo ma con umidità molto più alta.
È il caso di questa ondata di calore estrema per il Nord Italia: in Piemonte il clima è e sarà torrido, con massime anche superiori a 40 gradi, ma umidità decisamente basse, sotto il 20%, in Liguria invece le massime saranno decisamente più contenute, sui 30-31 gradi, ma con umidità opprimente del 70-80% anche in pieno giorno.
E allora la domanda sorge spontanea: in caso di episodio meteo estremo come questo, quale caldo è più sopportabile?
La risposta non è ovvia e dobbiamo citare un esempio: a parità di punto di rugiada (cioè quel valore che ci dice quanta umidità c’è nell’aria), fintantoché esso si mantiene attorno a 20-22 gradi allora è meglio il clima afoso, mentre oltre il clima torrido. Come mai? Poiché rimanendo fermi, fino alle temperature suddette anche umidità del 100% comincia a essere fastidiosa ma molto sopportabile rimanendo fermi a letto, mentre con un punto di rugiada di 20 gradi, ma una temperatura reale di 40 il clima diventa insopportabile.
Quindi errato dire che è sicuramente meglio avere caldo torrido rispetto a quello afoso, poiché dipende sempre dal punto di rugiada in questione: è certo che 40 gradi con umidità del 5% sono molto sopportabili, ma sono condizioni termoigrometriche rare, verificabili solo in particolare condizioni di fohn estivo.
In definitiva, le condizioni meteo più difficili sono quelle di umidità opprimente sulle coste (dove durante il giorno è veramente proibitivo uscire), mentre 40 gradi molto secchi e ventilati possono essere abbastanza sopportati, a patto di bere moltissimo e di evitare di stare al sole per non prendere un’insolazione.