Situazione meteo ed evoluzione: torna l’alta pressione nord africana e si allontana quella delle Azzorre. Se ne va dunque il clima gradevole di questi ultimi giorni e rientriamo in un contesto climatico caldo ed afoso con temperature ovviamente in generale rialzo.
Ci sono tuttavia alcuni aspetti da valutare in merito a questa ennesima ondata di caldo, la quinta per la precisione. Per prima cosa va detto che non sarà sicuramente la più intesa, anzi con tutta probabilità sarà fra le meno violente e duratura. Non si raggiungeranno dunque picchi oltre i 40°C come si temeva fino a qualche giorno fa, se non in qualche vallata delle zone interne di Sardegna o Sicilia.
Inoltre, ci saranno alcune zone dove il caldo non colpirà in modo deciso e le temperature subiranno solo un moderato aumento. Vediamo meglio nel dettaglio quando e dove farà più caldo.
Già oggi i valori termici saliranno verso i 35-36°C su molti tratti della Sardegna e dell’area centrale tirrenica. Moderato aumento anche sul resto del Paese ma meno evidente. Sul fronte meteo invece, attenzione al crescente rischio di temporale a ridosso dei rilievi alpini e prealpini. Non sono da escludere i primi temporali intensi, anche con grandine come già avvenuto in Francia.
Meteo decisamente soleggiato altrove.
Le due giornate più calde saranno probabilmente quelle di martedì e mercoledì. In questa calda parentesi, i valori termici saliranno anche verso i 37-38 gradi centigradi sulle zone interne sarde, della Toscana e dell’Umbria. Qualche grado in meno invece sul resto del Sud e del Centro in un contesto meteorologico sempre tranquillo salvo qualche nube pomeridiana sulle dorsali appenniniche.
Discorso diverso invece per il Nord dove saranno due gli aspetti differenti. Il primo riguarderà proprio le temperature, le quali si manterranno inferiori rispetto al resto del Paese ad eccezione di alcune aree dell’Emilia e del basso Veneto. Ma comunque farà diffusamente caldo, e ci sarà afa, specie in Valle Padana.
Il secondo aspetto riguarda l’instabilità atmosferica. Sulle regioni alpine e prealpine potranno sempre svilupparsi temporali anche di forte intensità, persino con grandine e occasionali nubifragi. Mercoledì alcuni rovesci temporaleschi potranno localmente raggiungere le aree pianeggianti, specie a nord del Po. Non è da escludere la genesi di supercelle temporalesche, con conseguenti fenomeni di fortissima intensità.
Nei giorni successivi la situazione meteo climatica sarà destinata a subire un ulteriore cambiamento, ma di questo ne riparleremo.
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Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni, hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.