Un utilissimo strumento per verificare l’affidabilità delle previsioni meteo è inutilizzato della deviazione standard per un determinato parametro.
I lettori si saranno accorti che utilizziamo con grande frequenza cartine che mostrano il geopotenziale, un’importantissima caratteristica che indica quanto l’atmosfera sia calda e che in prima approssimazione evidenzia il moto dinamico dei fronti (in realtà è una spiegazione un po’ superficiale, ma per sommi capi può andare bene).
In poche parole, una quota di geopotenziale molto alta indica molto caldo, una quota di geopotenziale più bassa indica temperature più fresche: in prima approssimazione va sempre bene (a parte in alcuni casi in inverno con il fenomeno dell’inversione termica, ma ne riparleremo a dicembre).
Ma come facciamo a capire se una previsione meteo di geopotenziale è affidabile oppure soggetta a modifiche anche sostanziali?
Ecco che interviene il parametro della deviazione standard SIGMA: nelle due cartine sono mostrati due esempi abbastanza chiari che evidenziano il suo ruolo.
CARTINA 1: previsione a 24 ore
CARTINA 2: previsione a 192 ore.
Nel primo caso possiamo notare una cartina quasi del tutto viola, cioè con colori di deviazioni standard bassissimi, che sta a significare che la previsione meteo è ottima e l’affidabilità è altissima.
Nel secondo caso, invece, possiamo notare delle aree con colori più chiari (giallo): questo vuol dire che in quelle aree la previsione meteo non è più molto affidabile e non va presa come garanzia, ma anzi ci si aspettiamo anche delle modifiche sostanziali nel corso dei run modellistici.
Quindi, per poter avere delle garanzie, non bastano solamente le cartine del geopotenziale ma serve consultare anche la loro affidabilità.