Nella giornata di martedì diversi episodi di meteo intenso si sono verificati sulla Pianura Padana: in particolare, fenomeni temporaleschi di una certa intensità si sono originati sulle pedemontane lombarde, colpendo in particolar modo la città di Como (con nubifragi di forte intensità sul comune lombardo) e l’alta provincia milanese, con allagamenti e grandinate.
Analisi del pomeriggio temporalesco del 9 aprile in Lombardia: forti temporali su Comasco e alto Milanese, isolati sulle Prealpi, del tutto assenti altrove. Difficilissima la previsione, nonché la localizzazione di tali eventi.
È iniziata la stagione di questi fenomeni: è importante, per l’utente, capire come si fa a leggere una previsione meteo che comporti il rischio temporalesco.
Intanto, è necessario distinguere due casi: quando un temporale si forma per calore e quando per fronte freddo.
Nel primo caso (temporali di calore) sono tipici delle ore più calde del giorno (ieri pomeriggio il Lombardia ne è stato un esempio), sono fenomeni molto isolati ma al tempo stesso possono provocare rovesci di forte intensità e anche grandinate.
Non è detto, infatti, che poiché sono isolati non possano essere severi: esistono fenomeni di meteo estremo anche nei temporali di calore.
Il secondo caso (temporali frontali) si originano quando un fronte freddo (dall’Atlantico o dal Mare del Nord) interessa l’Italia.
Essi sono più organizzati ed è pertanto più probabile che si venga colpiti dal temporale stesso.
Quindi, nel caso di temporali di calore è estremamente difficile prevedere dove pioverà ed è possibile che nel raggio di pochissime centinaia di metri piova o non piova, mentre nel caso di temporali frontali i fronti sono più organizzati e pertanto generalmente piove in maniera più estesa è prevedibile.