Le condizioni meteo di queste ore sono estremamente perturbate su molte regioni italiane, dove sta transitando una profondissima area di bassa pressione. Abbiamo già definito tale area ciclonica come ciclone esplosivo, in quanto si è formato e approfondito di oltre 20 hPa in meno di 24 ore.
Attualmente il centro di bassa pressione e nell’alto Adriatico, sta favorendo vento burrascoso su molte regioni del nostro Paese, con raffiche anche di tempesta.
Ci sono forti precipitazioni in parecchie regioni, insomma ci troviamo sotto un peggioramento delle condizioni atmosferiche che è stato individuato appena due giorni fa. Se rammentate, le previsioni meteo indicavano il transito di una prima perturbazione, poi una seconda più intensa, e così è stato, mentre poi durante la domenica ci sarebbe stato un miglioramento.
Ma non indicavano dati su 3° minimo di bassa pressione così profondo, il più insidioso della serie, che è quello che si è formato ieri sera sul Golfo Ligure e che è transitato stanotte sino all’Adriatico del Nord.
Sono condizioni meteo estreme, generalmente non si verificano così di frequente nelle nostre zone, e ne abbiamo registrato già diverse soprattutto nel mese di novembre, quando abbiamo avuto precipitazioni da record in molte regioni, oltre che tempeste di vento di insolita intensità.
Le condizioni meteo oggi cominceranno a migliorare, di certo il fenomeno atmosferico più rilevante sarà il fortissimo vento, ne abbiamo parlato ieri in vari approfondimenti, ci sono bollettini meteo in linea che annunciavano questo fenomeno.
Ma il tempo domani 23 dicembre dovrebbe veramente migliorare, perlomeno si spera che non ci siano insidie maggiori rispetto a quelle che vengono prospettate dai calcolatori, i quali indicano il transito di nuovi fronti nuvolosi che però si indosseranno l’arco alpino occidentale portando neve copiosa sulle Alpi francesi svizzere, poi anche su quelle austriache, mentre in Italia si potrebbero avere precipitazioni in prossimità del crinale alpino, ormai a prevalente carattere nevoso. Vogliamo anche segnalare che avremo un graduale abbassamento della temperatura.
Il giorno che precede il Natale sarà caratterizzato da condizioni meteo abbastanza discrete, lo potremmo definire variabile, con ampie schiarite e annuvolamenti. Nelle regioni settentrionali, ma con il focus in Valle Padana arriverà la nebbia, ciò con l’avvento di un’area di alta pressione che andrà a comprimere l’aria di bassi strati favorendo quindi la formazione di questo fenomeno atmosferico che tipico della zona durante l’inverno.
Il giorno di Natale dovrebbe trascorrere abbastanza buono, non sono previste perturbazioni, dovremmo avere un’area di alta pressione che potrebbe garantirci condizioni meteo abbastanza buone, ma un po’ di pessimismo se ci consentite ce l’abbiamo per il Nord Italia, in quanto anche con l’alta pressione potrebbe essere interessato da nuvolosità compatta, ed anche pioggerella, soprattutto sul settore nordoccidentale. D’altronde anche questa alta pressione ha origine oceanica, e quindi foriera di umidità.
Il giorno 26 dicembre, di Santo Stefano, avremo condizioni meteo pressoché invariate, anche se gli addensamenti nuvolosi tenderanno ad aumentare, e sulle coste settentrionali toscane, tratti sulla Liguria, così anche su alcune località del Tirreno, si potrebbero verificare delle deboli piogge.
In Valle Padana si dovrebbe avere tempo piuttosto grigio, brumoso, con nubi basse possibili anche nebbie.
Per quanto concerne la temperatura questa sarà in lieve calo rispetto ai valori che abbiamo avuto durante la scorsa settimana.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni, hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.