Il Capodanno 2020 sarà ricordato in Italia, specialmente nelle regioni settentrionali, in particolare sui monti, come uno dei più caldi degli ultimi decenni.
Il mostruoso anticiclone nordafricano è giunto innalzando sensibilmente la temperatura. Pensate che a quota 1500 metri delle Alpi la temperatura oggi ha raggiunto anche i 10° centigradi.
In Valle Padana è stata pressoché annientata l’inversione termica, ovvero l’aria fredda che solitamente accompagna nella stagione invernale le alte pressioni. La responsabilità è dell’anticiclone nordafricano, quello che durante la stagione estiva ci porta ondate di calore insopportabili.
Le regioni adriatiche centro meridionali, il Sud Italia, ma anche le isole maggiori, hanno per ora percepito assai meno rispetto al Nord Italia, gli effetti dell’anticiclone nordafricano. D’altronde appena ieri nevicava a quote bassissime persino in Sicilia.
Stiamo vivendo una fase climatica inedita probabilmente da qualche centinaio di anni, con cambiamenti meteo repentini che si faranno sentire già nella prima decade dell’anno nuovo, dato che i modelli matematici di previsione prospettano l’eventuale possibilità persino dell’ondata di freddo, con bufere di neve su molte regioni. Ma tutto ciò sarà da confermare, il sistema di previsioni meteo a lungo termine appare in tilt, le linee di tendenza cambiano continuamente, oppure i maggiori centri di calcolo prospettano trend diversissimi tra loro.
Il nostro ruolo è quello di riportare l’evoluzione più credibile, ora definire più affidabile è una grossa responsabilità che non possiamo prenderci.
In questi giorni ci troviamo di fronte a una notevole incognita sulla traiettoria di una massa d’aria molto fredda proveniente dalle regioni artiche: il centro meteo europeo la prospetta scivolare lungo l’Adriatico interesserà marginalmente l’Italia.
Il centro meteo americano, insiste anche questa sera, con la previsione di gelo che andrebbe a interessare molte regioni italiane, associato ad una profonda area di bassa pressione sul Mar Tirreno. Ciò andrebbe a determinare una severa ondata di maltempo invernale. Cadrebbe la neve a quote molto basse.
Ma eccoci che arriva il nuovo decennio, quello del 2020, un decennio che a detta dei climatologi e della comunità scientifica mondiale, ci porterà verso anomalie climatiche peggiori di quelle che stiamo vivendo. Nonostante tutto ciò c’è il negazionismo ai cambiamenti climatici, un po’ come la politica e altre tematiche ciascuno è libero di pensare quel che vuole, ma in questo caso dovremmo sostenere la scienza.
È verissimo che in passato il clima è cambiato, peraltro cambierà ancora in futuro. Noi non siamo pro Gobal Warming come taluni hanno detto, bensì evidenziamo i cambiamenti climatici, riportiamo ciò che dice la scienza, e siamo consapevoli che ci sono forti correlazioni tra i cambiamenti climatici e le insane attività umane.
Quello che ci auguriamo che il clima torni a essere più normale, possiamo augurarci anche questo dal 2020.