Sconquasso meteo nelle regioni polari, dove sono in atto fortissime anomalie che stanno influenzando il nostro Emisfero, e quindi il tempo atmosferico di questa primissima parte dell’inverno.
In Siberia e Nord America si susseguono tempeste di neve di eccezionale intensità, ma anche ondate di gelo ragguardevoli, come mostrano le anomalie termiche che vedete nella mappa che segue. In Siberia centrale e orientale fa più freddo della media.
Le correnti di alta quota stanno inviando masse d’aria polare fredda e umida, ma non gelida, verso la parte settentrionale della Russia, dove da settimane si susseguono tempeste di neve eccezionali. In alcune località la neve supera i 2 metri di spessore, una quantità smisurata per quelle latitudini in questo periodo dell’anno. In tale area la temperatura sale e scede, e attualmente è superiore alla media, proprio per le tempeste di neve.
Tali tempeste di neve che sono sovente accompagnate poi da periodi gelidi, con la temperatura che scende sotto i -40°C.
Nel frattempo, una corrente di alta quota chiamata Jet Stream, soffia furiosa dall’Egitto verso i Paesi arabi, il Nord dell’India, attraversa il Tibet meridionale con la catena dell’Himalaya, su quest’area si stanno verificando tempeste di neve che stanno causando notevoli problemi alla popolazione. Tale corrente prosegue accelerando verso la Cina orientale, la Corea ed il Giappone.
Il Jet Stream è foriero di instabilità atmosferica con tempeste. A ciò dovuta l’eccezionale escalation di temporali e alluvioni che si sono avuti sul Medio Oriente in queste settimane, dove il deserto è stato inondato dalle piogge torrenziali, ricoperto da grandinate da record.
In alcune località è piovuto tanta pioggia quanta in 50 anni.
Come abbiamo descritto prima, tale anomalia climatica è causa di tempeste di neve nel Nord dell’India, dove nevica incessantemente a più riprese nella regione montana. Qui molti villaggi sono isolati per le nevicate di straordinaria imponenza.
IN ITALIA ED IN EUROPA
Da più parti si ci si chiede se le anomalie presenti nell’emisfero settentrionale avranno influenza sul proseguimento della stagione invernale in Europa. Il Vecchio continente avrà a che fare con un potente anticiclone che si sta posizionando sull’Oceano Atlantico centrale. Tale figura barica ostacolerà il normale transito delle perturbazioni oceaniche verso il Vecchio continente, le quali saranno costrette a salire molto verso nord, fin sino il Mar Glaciale Artico, per poi tuffarsi sulla Russia con nuove tempeste di neve.
La Russia tenderà ulteriormente raffreddarsi, e il freddo, complice anche l’aumento di estensione di copertura nevosa, si estenderà verso ogni direzione, insinuandosi verso quelle regioni meno protette dagli anticicloni, e tra queste ci sono l’Europa orientale, parte di quella centrale e le regioni mediterranee centro orientali, Italia compresa.
Questa è un logica teorica, comunque suffragata dalle previsioni a lungo termine che modellano un’evoluzione che vedrebbe l’espandersi di aria fredda proveniente da est verso l’Italia.
Fin d’ora, le previsioni per dopo Capodanno e l’Epifania prospettano un ragguardevole abbassamento della temperatura sul nostro Paese. Ma per ora tutto ciò è preferibile definirlo come ipotesi da confermare.
Seguiranno aggiornamenti.