Ultimamente stiamo dando ampio risalto alle proiezioni meteo stagionali. Recentemente ci siamo occupati varie volte delle prospettive secondo autorevoli modelli matematici, oggi vogliamo proporvi la “view” degli esperti meteorologi USA.
Nello specifico andremo a riprendere una linea di tendenza che fu tracciata a suo tempo e che fu già descritta, ma che molto probabilmente sarà caduta nel dimenticatoio. Perché vogliamo riproporvela? Perché i meteorologi del servizio Accuweather c’hanno preso. Hanno azzeccato il trend di marzo, un mese per il quale indicavano assai probabili ulteriori incursioni d’aria fredda e frequenti ondate di maltempo fin nel cuore del Mediterraneo. Tenete conto che tali analisi furono effettuate a febbraio, prima che si verificasse l’improvviso riscaldamento stratosferico.
Avevano addirittura ipotizzato un alto rischio inondazioni sui Balcani ed è ciò che si è verificato ultimamente, così che ipotizzarono – stavolta per aprile – il rischio di repentino scioglimento della tanta neve alpina (ovviamente a quote medio basse) caduta durante la stagione invernale. Aprile, appunto, leggendo attentamente le proiezioni si evince che potrebbe risultare un mese piuttosto caldo ed estremamente secco.
Caldo perché potrebbero intervenire frequenti rimonte anticicloniche africane, secco perché proprio tali rimonte terranno lontane le perturbazioni. Non è escluso, chiaramente, che le perturbazioni possano comunque scalfire l’Alta Pressione riuscendo a inserirsi anche sui nostri mari (con le temibili gocce fredde primaverili, ovvero quei vortici ciclonici capaci da determinare severe ondate di maltempo).
E’ evidente che stiamo parlando, o meglio, gli americano stanno parlando di un vero e proprio ribaltone rispetto alle condizioni osservare finora (sia a febbraio che nel mese di marzo). Qualora dovesse realmente arrivare il caldo sarebbe un ritorno al passato, a quel trend al riscaldamento osservato negli ultimi decenni e in particolare dai primi anni 2000.