Ne vedremo davvero delle belle, con il meteo d’inizio aprile che potrebbe prendere una piega particolarmente vivace all’insegna di violenti scambi meridiani. L’irruzione fredda dalla Russia di questi giorni non resterà probabilmente un episodio isolato.
Le sorti d’aprile, che potrebbe riservare scenari estremi, sono legati agli umori del Vortice Polare. Stiamo seguendo da giorni un marcato riscaldamento della stratosfera a livello polare più incisivo tra Groenlandia e Canada, che ha il merito di intaccare la forza del Vortice Polare.
Non è ancora chiaro se questo sarà il cosiddetto “final warming”, cioè il riscaldamento finale che avviene in primavera quando è causa dell’inversione della circolazione zonale in stratosfera. Di certo stiamo assistendo ad una generale destabilizzazione del Vortice Polare, con effetti evidenti anche in troposfera.
Questa è chiaramente una novità importantissima dopo l’inverno interamente caratterizzato da un Vortice Polare sempre troppo forte e compatto. Quando si verifica questo scenario, prevalgono flussi miti zonali e spesso assistiamo ad espansioni anticicloniche da ovest verso il Mediterraneo.
Ebbene, ora la situazione va ad invertirsi ed è anche fisiologico che avvenga ciò in primavera. Tramite l’andamento dell’indice d’Oscillazione Artica misuriamo la forza del Vortice Polare. Si tratta di un perfetto metro di misura per capire lo stato di salute del Vortice Polare.
Quando tale indice punta verso la neutralità o verso valori negativi, come previsto nei prossimi giorni e ad inizio aprile, crescono le possibilità di discese fredde artiche verso le nostre latitudini. Non a caso, i modelli predittivi individuano uno scenario favorevole a discese artiche verso l’Europa nella prima parte d’aprile.
Nello specifico, sullo scacchiere euro-atlantico si verrà a formare una potente area di alta pressione con massimi proprio sull’Atlantico Settentrionale. In tal modo, dal serbatoio artico l’aria fredda troverebbe un varco per puntare il cuore del Continente e probabilmente anche il Mediterraneo.
Aprile potrebbe pertanto proporre ripetute irruzioni fredde alternate a delle pause più calde, quindi occhio ai contrasti termici perché potrebbero produrre i primi violenti temporali. Non mancherebbe la neve anche in collina, in un contesto a tratti invernale che però è anche tipico della prima parte della primavera.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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