La profonda circolazione di bassa pressione, che ha raggiunto valori prossimi ai 985 hPa sul Tirreno, ha innescato un’intensa circolazione di venti in rotazione in senso antiorario rispetto allo stesso vortice ciclonico.
I venti più tempestosi hanno spazzato le regioni meridionali, con raffiche fino a 120 km/h. Questa bufera di vento andrà via via placandosi mercoledì, con l’attenuazione del vortice. Tuttavia, venti ancora forti caratterizzeranno il meteo dei giorni a seguire per nuovi impulsi perturbati in arrivo dall’Atlantico.
Andiamo con ordine: per mercoledì osserveremo venti ancora molto forti, sopratutto nella prima parte della giornata, tra sud e sud-est sullo Ionio e lungo l’Adriatico. Il Maestrale imperverserà tra il Tirreno Centro-Meridionale e le due Isole Maggiori, anche in questo caso con intensità di burrasca.
Come effetto dell’insistente scirocco, è atteso in mattinata un nuovo picco di acqua alta sulla Laguna Veneta, prevista fino a 145 cm. Se fosse confermato, sarebbe una marea eccezionale molto vicina ai livelli straordinari dell’evento di fine ottobre 2018.
Per giovedì, a seguito dell’avvicinamento di una nuova perturbazione d’origine atlantica, i venti torneranno a disporsi meridionali sull’Italia, rinforzando principalmente sui bacini di ponente per la genesi di una nuova depressione ad ovest dell’Italia, che creerà un minimo secondario sul Golfo del Leone.
Verso sera il vento si intensificherà, con intensità burrascosa tra Tirreno e Mar Ligure. Sarà questo il preludio a un venerdì di venti molto intensi su gran parte d’Italia e con raffiche di 80/100 km/h. Lo scirocco imperverserà tra il Mar Ionio e l’Adriatico, mentre il libeccio soffierà intenso tra Sardegna, Sicilia e Tirreno.