CRONACHE METEO: la vetta dello Zugspitze, in Baviera (Germania meridionale), rappresenta la montagna alpina tedesca più elevata, grazie ad una quota di 2960 metri.
Con un lunghissimo database meteorologico, che parte dalla fine dell’Ottocento, la stazione è particolarmente importante in quanto lontana dai possibili effetti di industrializzazione e di sovrappopolazione del territorio, di “effetto cappa di calore” dovuto alla presenza delle grandi città e degli agglomerati urbani, in pratica dà una stima di quello che potrebbe essere l’effettivo aumento della temperatura dell’aria intervenuto negli ultimi decenni, depurato da tutte le concause secondarie.
Importante anche per la misurazione al suolo della neve, e per le sue variazioni intervenute anno dopo anno nel corso di oltre un secolo.
Alla giornata del 6 Luglio, sulla vetta tedesca sono presenti al suolo ancora 245 cm di manto nevoso, mentre in serata sono intervenuti alcuni rovesci di neve.
Alla stessa data dello scorso anno erano presenti 100 cm di neve, ma anche in annate primaverili ed estive molto fresche e nevose la neve era presente in quantità molto più bassa (185 cm nel 1984, 190 cm nel 1991, 200 cm nel 1990, 170 cm nel 2002).
Per trovare altezze considerevoli del manto nevoso occorre andare indietro al 1988 con 280 cm di neve al suolo.
La causa di questa abbondante nevosità è stato lo scorso mese di Maggio, eccezionalmente freddo e nevoso, mentre lo scorso Giugno è stato quasi da record sulla vetta.
Infatti il mese di Giugno 2019 è stato il secondo più caldo dal 1900 ad oggi, con una temperatura media di +5,8°C, +4,9°C oltre la norma mensile.
Solamente il Giugno 2003 fu più caldo, con una temperatura media di +6,0°C.