I ghiacciai soffrono sempre di più il meteo estivo, caratterizzato da ondate di calore sempre più frequenti, intense e durature.
Anche l’estate 2019 non fa eccezione, con due super ondate di caldo di rilievo storico a fine giugno e fine luglio e una lunga fase piuttosto calda in agosto, sebbene senza acuti particolari.
Settembre ha avuto un inizio con un meteo piuttosto freddo e delle nevicate a quote abbastanza basse, successivamente una nuova rimonta dell’alta pressione con zero termico fino a 4000 metri ha fuso rapidamente la neve rimasta.
Adesso, una nuova fase meteo più fredda ha portato un nuovo calo delle nevicate e oramai la stagione di perdita del ghiaccio è finita (scientificamente si chiama stagione di ablazione).
Storicamente è sempre stata nella prima metà di settembre, proprio perché poi dalla seconda metà di settembre e soprattutto ottobre la quota neve scendeva in maniera drastica e pertanto il ghiaccio cominciava a riformarsi.
Negli ultimi anni, però, ho avuto dei casi dove anche ottobre ha avuto delle perdite, come nei casi recenti del 2011 e 2018.
Quest’anno pare proprio che la stagione sia finita, ma, come oramai in ogni estate, c’è sempre un arretramento dei nostri ghiacciai: nonostante il mese di aprile molto piovoso il mese di maggio talmente freddo che non si vedeva da decenni, il meteo estivo ancora una volta rovina tutto ciò che di buono scende durante le altre stagioni, questo perché le ultime estati sono diventate davvero troppo calde i ghiacciai e i nevai sono sempre in perenne agonia nel periodo giugno-agosto.
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