Intense correnti nord/occidentali si apprestano a portare una serie di impulsi perturbati, che andranno ad impattare contro la catena alpina. Nevicate coinvolgeranno pertanto le Alpi, in genere a partire dai 1200 metri di quota e accompagnate da fortissimi venti in alta quota.
La neve riguarderà soprattutto i versanti esteri fino alle zone di confine, salvo temporanei limitati sconfinamenti più a sud. Si tratterà di neve anche copiosa, per via dell’effetto stau che andrà ad esaltare le precipitazioni proprio sui versanti sopravvento.
Le nevicate maggiori sono attese domenica, con accumuli anche importanti soprattutto eolici e superiori al mezzo metro di spessore di neve fresca oltre i 2000 metri sulle zone confinali della Valle d’Aosta ed i settori dell’Alta Ossola e dell’alta Val di Susa, sempre a ridosso dei confini con Svizzera e Francia.
La neve coinvolgerà anche parte dei confini alpini centro-orientali, dalla Valtellina alla Valchiavenna fino alla Val Pusteria in Alto Adige. La neve cadrà quindi a tratti con una certa intensità anche in località come Livigno, Madesimo e più a ovest ingenti nevicate coinvolgeranno anche l’area del Sestriere e Courmayeur.
Come già accennato, saranno soprattutto i versanti esteri a vedere le nevicate più abbondanti, grazie alla loro esposizione alle correnti perturbate nord-occidentali. Tra settori francesi e svizzeri si potranno registrare accumuli persino fino a un metro di neve fresca entro tutta la fase di maltempo del weekend.