Che il meteo di questo mese di maggio sia stato davvero bizzarro e molto freddo è sotto gli occhi di tutti: molti si saranno stufati di continuare ad avere giornate grigie, uggiose e decisamente fredde per la stagione.
In questa bizzarra situazione c’è chi festeggia: le Alpi, e in particolare i ghiacciai e i nevai di alta quota.
Zero termico previsto per lunedì (a titolo di esempio): in caso di precipitazioni nevose la quota neve può scendere anche di 3-500 metri al di sotto di esso, quindi anche sotto i 2000 metri per questa settimana.
Un maggio così freddo e nevoso per le montagne ha condotto ad una situazione nivometrica assolutamente ottimale per molte aree alpine, in particolare dai 2000 metri in su.
In molti anni recenti, infatti, già a maggio iniziava il periodo della fusione delle nevi, ma in casi infausti anche in aprile, come testimoniano gli aprili caldissimi del 2011, 2015 e 2018, giusto per citarne tre recenti. (fusione anche ben oltre i 2000 metri!).
Quest’anno, invece, la situazione delle nevi sulle Alpi era decisamente drammatica fino a fine marzo, mentre è diventata decisamente ottimale coi mesi di aprile e maggio: il primo perché è stato ricco di precipitazioni e nevicate per venti sciroccali e libecciali, il secondo perché è stato indiscutibilmente freddo e decisamente molto piovoso, con episodi nevosi addirittura quasi al piano (come è successo ben due volte in Emilia-Romagna, ma anche sul Triveneto la quota neve è scesa sotto i 700 metri).
Il meteo bizzarro di questi ultimi due mesi ha portato enormi benefici sulla situazione neve per le Alpi e ciò è un fatto importante in vista dell’estate, che ricordiamo è la stagione con il maggior prelievo idrico e la maggiore evaporazione dell’acqua.