La fase meteo decisamente infausta che ha caratterizzato l’ultima settimana in Spagna ha pochi precedenti nella storia climatica di quel paese.
Una goccia fredda di rara intensità, struttura e persistenza ha condizionato in maniera pesantissima il tempo per diversi giorni: nella Spagna meridionale il clima di per sé è particolarmente secco durante l’anno e diventa praticamente desertico in estate.
In altre parole, in quest’ultima stagione nel sud della Spagna può non piovere per più di 100 giorni consecutivi, rendendo di fatto i terreni duri come il marmo ed estremamente impermeabili in caso di piogge intense.
Gli accumuli incredibili, anche di oltre 400 mm sulle 48 ore e di oltre 250 sulle 24 ore (secondo le fonti meteo ufficiali del posto) hanno trovato il terreno idoneo per provocare gigantesche alluvioni e disastrosi allagamenti.
La domanda che sorge è: il Mar Mediterraneo, che era ed è tutt’ora ancora troppo caldo per la stagione, ha condizionato tal fenomeno?
La domanda non è univoca ma in realtà possiamo affermare che un mare troppo caldo CONTRIBUISCE a generare fenomeni meteo estremi, sebbene la condicio sine qua non sia quella di avere una PERTURBAZIONE STRUTTURATA, senza la quale ovviamente non piove.
È chiaro che se le condizioni meteo non lo permettono può anche non cadere una goccia d’acqua, ma qualora ci fossero è possibile che un mare caldo enfatizzi la quantità di pioggia che viene scaricata a terra in pochissimo tempo dalle nubi temporalesche.