METEO DAL 2 ALL’8 GENNAIO 2018, ANALISI E PREVISIONE
Doppio assalto perturbato verso l’Italia in quest’avvio di Anno Nuovo. La prima perturbazione ha attraversato l’Italia nel corso del Capodanno, mentre la seconda tende a coinvolgere in pieno le regioni del Centro-Sud, dopo aver saltato la Val Padana. Gli ammassi perturbati sono veicolati da correnti atlantiche, anche se in questo frangente affluisce aria più fredda.
Le temperature sono quindi pertanto in calo non solo in montagna ma anche in pianura, dopo la fine d’anno che aveva avuto temperature ben superiori alle medie in gran parte del Paese, specie al Centro-Sud e sulle aree montuose. Ora grazie all’aria più fredda, è tornata la neve anche in Appennino fino a quote di bassa montagna.
Il raffreddamento non sarà comunque eclatante e risulterà solo temporaneo. L’attuale fase perturbata passerà rapidamente e dovrebbe seguire un miglioramento fin dal 3 gennaio, con temperature in risalita. Le condizioni meteo dovrebbero però proseguire nel segno della variabilità, con ulteriori veloci perturbazioni che transiteranno sull’Italia.
Le precipitazioni saranno però scarse, anche perché la parte più attiva dei fronti perturbati si addosserà alle Alpi portando frequenti nevicate soprattutto sui crinali di confine. Non è escluso maltempo più incisivo verso l’Epifania, per l’approfondimento di una depressione ad ovest dell’Italia. Arriverebbero così piogge più organizzate a partire dal Nord Italia e dalla Toscana.
METEO MARTEDI’ 2 GENNAIO, INSTABILE AL CENTRO-SUD
Il secondo impulso perturbato porterà precipitazioni diffuse, concentrate sulle regioni centro-meridionali. Il Nord verrà saltato dal maltempo e qui prevarranno ampie schiarite, specie in Val Padana. L’evoluzione del fronte sarà rapida, con una ulteriore moderata diminuzione delle temperature associata, ma non eclatante.
Le precipitazioni più intense, anche sotto forma di rovescio, dovrebbero coinvolgere in particolare la Campania e la Calabria tirrenica, ma anche in parte il nord della Sicilia. Migliora fin dal mattino sulla Toscana e a seguire le schiarite si espanderanno verso Umbria, Marche ed Alto Lazio. Piogge sparse interesseranno anche le regioni adriatiche e joniche. Tendenza a miglioramento verso sera.
Dato l’arrivo d’aria più fredda, torneranno comunque le nevicate lungo l’Appennino Centro-Meridionale, in genere attorno ai 1000-1200 metri. Localmente la neve cadrà a quote un po’ più basse sulle aree della dorsale appenninica fra Marche, Umbria ed Abruzzo Settentrionale. Entro sera le nevicate cesseranno ovunque
CALO TERMICO SOLO TEMPORANEO
Repentini sbalzi termici tendono a caratterizzare quest’avvio di nuovo anno e sono in particolare le aree montuose a risentire maggiormente di queste brusche variazioni. Sulle aree maggiormente interessate dalle recenti nevicate, il rischio valanghe resterà marcato in particolare sulle Alpi, ove peraltro sono attese nuove nevicate sui confini con temperature che subiranno ulteriori saliscendi.
Dopo l’attuale fase più fredda, già dal 3 gennaio le temperature torneranno a salire e si riporteranno di nuovo sopra le medie stagionali, perlomeno al Centro-Sud laddove prevarrà una componente più mite della circolazione atlantica. Nuovi impulsi d’aria fredda, legati alle varie perturbazioni in transito sull’Europa, si addosseranno a tratti alle Alpi lambendo anche le regioni adriatiche.
METEO VARIABILE META’ SETTIMANA
Il flusso di correnti atlantiche resterà teso sull’Europa dove andrà a pilotare perturbazioni in addossamento alle Alpi, ove si avranno nuove nevicate sui crinali di confine. In Italia passerà la parte meno attiva dei fronti, con nubi frastagliate irregolari che potranno essere associati a qualche piovasco sul lato tirrenico dell’Italia Centro-Meridionale.
ULTERIORI TENDENZE METEO, PEGGIORA PER LA BEFANA
Il contesto resterà di spiccata variabilità, ma una perturbazione più organizzata potrebbe dare avvio ad una fase di maltempo più accentuata a partire dall’Epifania. In questa fase assisteremo all’approfondimento di una depressione sull’Europa Centro-Occidentale, in sprofondamento sul bacino del Mediterraneo. Avremo quindi probabili piogge più diffuse a partire da ovest.
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